Margherita Alacoque nacque il 22 luglio 1647 a Verosvres, in Borgogna.
Cresciuta in una famiglia cattolica fervente, fin da bambina mostrò un grande amore per Gesù e specialmente per la Santa Eucaristia. All'età di soli cinque anni, fece questa promessa: "Mio Dio, ti consacro la mia purezza e ti faccio voto di castità perpetua".
Suo padre morì quando aveva 8 anni e sua madre la inviò in un collegio gestito dalle suore clarisse, dove fece la cresima nel 1669 e domandò che le fosse aggiunto come secondo nome Maria.
Il 20 giugno 1671, nonostante l’opposizione della famiglia che voleva per lei un matrimonio, Margherita entrò nel convento della Visitazione di Paray-le-Monial.
Dopo alcuni anni di permanenza nel monastero, il 27 dicembre 1673, Margherita Maria riferì al suo direttore spirituale di aver avuto un'apparizione di Gesù che le chiedeva una particolare devozione al suo Sacro Cuore.
Margherita Maria continuerà ad avere delle visioni di Gesù per 17 anni, fino al giorno della sua morte, nel 1690.
Obbedendo alla richiesta del suo direttore spirituale, il Padre gesuita Claudio de la Colombière, Margherita Maria decise di scrivere la sua Autobiografia.
In realtà la giovane suora non aveva pensato di mettere per iscritto le sue visioni ed avrebbe preferito tenerle private. Ma Gesù stesso le apparve successivamente per rassicurarla e domandarle di scrivere tutto ciò che Lui le avrebbe detto e mostrato.
“Comincio questo scritto per obbedienza.
È quindi per amore di Voi solo, o mio Dio, che mi sottometto a scrivere, al fine di
obbedirVi, domandandoVi perdono se ho opposto resistenza ai vostri voleri. Ma
poiché solo Voi conoscete la grande ripugnanza che m'ispira, Voi solo potete darmi
la forza di superarla, avendo io accolto questa obbedienza come un Vostro cenno,
come una punizione per l'eccesso di gioia e di zelo che mi ha guidata nel seguire la
grande inclinazione da sempre avuta di seppellirmi in un eterno oblio delle
creature viventi. D'improvviso, dopo avere ottenuto promesse da chi pensavo
avrebbe potuto aiutarmi, e dopo avere distrutto quanto avevo scritto per
obbedienza - o, meglio, la parte che me n'era stata lasciata -, ho ricevuto
quest'ordine. O mio supremo bene, fate che io non scriva nulla se non per la
Vostra maggiore gloria e per la mia maggiore vergogna”.
(Margherita Maria Alacoque, Autobiografia)
Dopo aver steso la sua autobiografia, la suora scriverà ancora circa ottocento pagine di Preghiere, Cantici ed Istruzioni per la devozione al Sacro Cuore di Gesù.
(Trova altri santi nella guida alla vita dei santi di Hozana)
Santa Margherita Maria ha avuto un rapporto speciale con Gesù fin dall’infanzia. Durante la sua vita religiosa nel convento delle Visitandine, ebbe numerose visioni ed apparizioni di Gesù, che le confidò dei dettagli sulla sua Passione e sul suo Sacro Cuore.
Gesù desidera che Margherita Maria trasmetta tutte queste cose al mondo intero.
Nel giugno 1675, durante l'adorazione del Santissimo Sacramento, la giovane monaca ebbe una visione di Gesù che le disse, mostrandole il Suo Cuore sanguinante:
“Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini e che nulla ha risparmiato fino ad esaurirsi e consumarsi per testimoniare loro il suo amore.
In segno di riconoscenza, però, non ricevo dalla maggior parte di essi: che ingratitudini per le loro tante irriverenze, i loro sacrilegi e per le freddezze e i disprezzi che essi mi usano in questo Sacramento d’Amore.
Ma ciò che più mi amareggia è che ci siano anche dei cuori a me consacrati che mi trattano così.
Per questo ti chiedo che il primo venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini, sia dedicato ad una festa particolare per onorare il mio Cuore, ricevendo in quel giorno la santa comunione e facendo un’ammenda d’onore per riparare tutti gli oltraggi ricevuti durante il periodo in cui è stato esposto sugli altari. Io ti prometto che il mio Cuore si dilaterà per effondere con abbondanza le ricchezze del suo divino Amore su coloro che gli renderanno quest'onore e procureranno che gli sia reso da altri”.
Gesù fece a Margherita Maria 12 promesse, per i devoti al Suo Sacro Cuore.
Cristo spiegò nei dettagli a Margherita Maria come si deve fare per vivere la devozione al Suo Sacro Cuore:
“Nell’eccessiva misericordia del Mio Cuore, ti prometto che il Suo Onnipotente Amore accorderà la grazia della penitenza finale a tutti coloro che faranno la comunione per nove primi venerdì del mese consecutivi.
Non morranno perciò in mia disgrazia, né senza ricevere i loro sacramenti. Il mio Cuore si renderà per loro asilo sicuro in quel supremo momento”.
Ecco le condizioni della devozione:
In seguito alle richieste di Gesù a Margherita Maria, la Chiesa istituì (nel 1765) la Festa del Sacro Cuore, celebrata tre settimane dopo la Pentecoste.
“Io (nome e cognome), dono e consacro al Cuore Adorabile di nostro Signore Gesù Cristo la mia persona e la mia vita, le mie azioni, pene e sofferenze, per non voler più servirmi d'alcuna parte del mio essere, che per onorarlo, amarlo e glorificarlo.
È questa la mia volontà irrevocabile: essere tutto suo e fare ogni cosa per suo amore, rinunciando di cuore a tutto ciò che potrebbe dispiacergli.
Ti scelgo, o Sacro Cuore, come unico oggetto del mio amore, come custode della mia vita, pegno della mia salvezza, rimedio della mia fragilità e incostanza, riparatore di tutte le colpe della mia vita e rifugio sicuro nell'ora della mia morte.
Sii, o Cuore di bontà, la mia giustificazione presso Dio, tuo Padre, e allontana da me la sua giusta indignazione.
O Cuore amoroso, pongo tutta la mia fiducia in te, perché temo tutto dalla mia malizia e debolezza, ma spero tutto dalla tua bontà.
Consuma, dunque, in me quanto può dispiacerti o resisterti; il tuo puro amore s'imprima profondamente nel mio cuore, in modo che non ti possa più scordare o essere da te separato.
Ti chiedo, per la tua bontà, che il mio nome sia scritto in te, poichè voglio concretizzare tutta la mia felicità e la mia gloria nel vivere e morire come tuo servo.
Amen”.