San Giuseppe è il padre adottivo di Gesù Cristo e lo sposo della Vergine Maria. La principale fonte di informazioni che lo riguardano è la Bibbia. Viene citato brevemente nel Nuovo Testamento e nei vangeli di San Luca e di San Matteo. Giuseppe era un discendente del re Davide, e viveva a Nazareth in Palestina, dove lavorava come carpentiere ed era chiamato “il giusto”, secondo le parole dall'evangelista Matteo. La tradizione ricorda infatti che egli aveva un temperamento umile e mite ed era dotato di grandi talenti. Figlio di Giacobbe e terzo di sei fratelli, uno di loro, Alfeo, era il padre degli apostoli Giacomo e Giuda, che il vangelo chiama “fratelli di Gesù”, ma che non sono altro che suoi cugini di primo grado. Giuseppe fu convocato dai sacerdoti del Tempio, insieme ad altri celibi della tribù di Davide, per designare chi tra loro avrebbe sposato la giovane vergine cresciuta nel Tempio di Gerusalemme, Maria di Nazareth. Giunti al Tempio, i sacerdoti regalarono a ciascuno dei pretendenti un ramo, spiegando loro che la giovane Vergine Maria avrebbe sposato il primo il cui ramo fosse germogliato. Ciò diceva infatti la profezia di Isaia: "Dalla radice di Iesse uscirà un ramo e su di esso spunterà un fiore". Solo il ramo di Giuseppe fiorì e questi fu riconosciuto come lo sposo destinato dal Signore alla giovane Maria. San Giuseppe era quindi fidanzato con Maria la quale, prima ancora di aver vissuto con lui, ricevette la visita dell'Arcangelo Gabriele, (Annunciazione in Luca 1, 38) e rimase incinta del Salvatore. Giuseppe era nato a Betlemme, in Giudea, dove si recò durante il censimento ordinato da Cesare, mentre sua moglie era incinta e sarà lì che nascerà Gesù. (Luca 2, 1-7)
Durante gli avvenimenti legati alla venuta al mondo del Messia, San Giuseppe sarà guidato da un angelo che lo visiterà più volte in sogno. L'angelo lo incoraggiò a prendere Maria nella sua casa, rivelandogli che il Bambino che ella portava in grembo veniva veramente da Dio. (Matteo 1, 20-21) L'angelo ritornerà da Giuseppe dopo la Natività, esortandolo a portare Maria ed il bambino in Egitto, al riparo dalla furia di Erode. (Matteo 2, 13)
Infine, l'angelo verrà un'ultima volta per avvertire Giuseppe che la minaccia era passata (Matteo 2, 19) e che la Sacra Famiglia poteva infine ritornare a Nazareth. Giuseppe morì poco prima dell'inizio della vita pubblica di Gesù, tra le braccia di Maria, e per questo motivo è considerato il patrono della “buona morte”.
La Chiesa cattolica festeggia San Giuseppe il 19 marzo e la sua festa è attesa con una novena. In realtà, tutto il mese di marzo è dedicato a San Giuseppe e questa è l'occasione per presentargli la nostra personale consacrazione. L'anno liturgico 2021, chiamato “ l'anno di San Giuseppe”, è stato dedicato da Papa Francesco a San Giuseppe.
A San Giuseppe sono affidati molti patronati: la famiglia, il lavoro, la Chiesa universale, ecc.
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I patronati di San Giuseppe sono numerosi: egli è il patrono della famiglia, dei padri di famiglia in particolare, degli operai, degli artigiani (soprattutto falegnami e carpentieri) e della “buona morte”.
San Giuseppe è anche il patrono della Chiesa Universale, sin dalla sua proclamazione da parte del Beato Papa Pio IX, l'8 dicembre 1870. Molte città e paesi sono posti sotto il patronato di San Giuseppe. In generale, i cristiani affidano a San Giuseppe tutte le loro preoccupazioni materiali, soprattutto quelle riguardanti il lavoro, la casa e la famiglia.
San Giuseppe fu un uomo esemplare, modello per i padri di famiglia, ed anche esempio per tutti i lavoratori, dotato di grandi virtù (giustizia, castità, purezza, umiltà, gentilezza e tante altre). Ecco perché i cristiani ricorrono tanto a lui con numerose preghiere. La devozione a San Giuseppe si è sviluppata nel corso dei secoli e numerosi miracoli hanno dimostrato la sua concreta ed efficace intercessione. Lo si può invocare per tutti i problemi materiali: lavoro, alloggio, ricerca del coniuge e problemi di salute. Il santo patrono delle famiglie viene invocato per risolvere crisi coniugali, difficoltà per avere un figlio, per allevare i figli e per qualsiasi altra causa difficile. Giuseppe intercede per tutti gli artigiani.
Per ringraziare San Giuseppe e dimostrargli la nostra gratitudine ed il nostro amore, possiamo recitare la trentena o il rosario a San Giuseppe.
Nelle litanie di San Giuseppe è chiamato “terrore dei demoni”, San Giuseppe infatti ha il potere speciale di proteggere dal Male.