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Santa Lucia di Siracusa

Santa Lucia di Siracusa

Il 13 dicembre è la festa di Santa Lucia di Siracusa. Questa santa, martire, è associata alla luce e si invoca in particolare per i problemi agli occhi. Ma da dove viene questa tradizione e qual è la vera storia di Santa Lucia?

Biografia di Santa Lucia di Siracusa

Il racconto della vita e della passione di Santa Lucia, scritto nel IV secolo, intreccia, come spesso accade per i primi martiri, fatti reali e leggendari. 

La storia di Santa Lucia, conservata nel martirologio romano, è la seguente.

Lucia nacque in una famiglia nobile e benestante a Siracusa, in Sicilia, nel III secolo. Il suo nome deriva da lux, che in latino significa luce. Da ragazzina, si recò con sua madre Eutichia a pregare sulla tomba di Sant'Agata, a Catania, per ottenere la guarigione della madre affetta da un’inguaribile malattia. Mentre la giovane pregava nel santuario, assopita su un banco, fece un sogno in cui le apparve Sant'Agata, che le diceva: "Lucia, sorella mia, perché mi chiedi che cosa ha potuto ottenere da sola la tua fede? Tua madre è guarita. Tu sarai presto la gloria di Siracusa come io sono la gloria di Catania". In ringraziamento per la guarigione della madre, Lucia giurò di rimanere vergine e si sbarazzò immediatamente dei suoi gioielli e dei suoi beni. Il suo fidanzato la denunciò in quanto cristiana.

La fanciulla fu portata allora davanti al governatore che le chiese di rinnegare la sua fede, ma lei rifiutò e rimase inflessibile nonostante le minacce. Allora i carnefici vennero a prenderla, visto che il governatore l’aveva condannata a morte, ma Lucia era immobile come un blocco di pietra. Cercarono di tirarla con corde e buoi, ma niente riusciva a farla muovere. Ecco il dialogo tra Lucia ed il governatore esasperato:

“Quali maledizioni usi?”, chiedeva lui.

“Non ricorro a cattive azioni, ma la potenza di Dio è con me”.

“Come puoi tu, donna del nulla, trionfare su mille uomini?”

“Portatemene diecimila, non saranno in grado di combattere contro Dio”.

Lucia fu allora condannata al supplizio: fu ricoperta di olio, pece e resina a cui diedero fuoco, ma la fiamma non si accendeva… quindi, infine, Lucia fu uccisa con un colpo di spada. Era l’anno 304, durante il regno dell'imperatore Diocleziano.

 Scopri le incredibili storie di altri martiri paleocristiani, tra cui Santa Barbara e Santa Filomena nella nostra guida alla vita dei santi.

L’importanza di Santa Lucia

Lucia verrà proclamata vergine e martire e la sua festa sarà fissata il 13 dicembre, giorno della sua morte.

Le sue reliquie furono prima venerate a Siracusa, poi trasportate a Costantinopoli ed infine a Venezia, dove si trovano ancora oggi.

Santa Lucia è raffigurata sui mosaici della Basilica di Sant'Apollinare il Nuovo a Ravenna insieme ad altre vergini e martiri: Agata, Agnese, Cecilia, Anastasia, Felicita e Perpetua, anch'esse citate nella preghiera eucaristica.

Santa Lucia è la patrona dei ciechi, degli oculisti e degli ottici.. è quindi la protettrice della vista e della buona salute degli occhi.

Intorno al XIV secolo, per via del suo nome che significa "luce", i non vedenti iniziarono ad invocarla per riacquistare la vista ed apparvero le prime immagini di Santa Lucia ritratta con degli occhi posti su un vassoio o in una coppa.

Festa di Santa Lucia e Festa della Luce

A Venezia la Festa di Santa Lucia è una delle festività religiose più importanti. Il 13 Dicembre è tradizione rendere visita alle reliquie della Santa nella chiesa di San Geremia sul Canal Grande. Qualche settimana prima dell’arrivo di Santa Lucia i bambini possono scrivere la propria letterina alla santa con i propri desideri. In alcune città è predisposta un’apposita cassetta postale.I bambini che si sono comportati bene riceveranno i regali richiesti, mentre i bambini disubbidienti rischieranno di trovare carbone al posto di doni o dolcetti.

Questa tradizione è molto sentita a Venezia, Verona e Vicenza.

Santa Lucia è naturalmente la patrona della città di Siracusa, dove nacque la santa. Il 13 dicembre la statua di Santa Lucia e l'urna delle sue reliquie sono portate in processione per le strade della città. I siciliani raccontano che una lunga carestia finì proprio nel giorno della sua festa e delle navi cariche di grano arrivarono nel porto. Quindi il 13 dicembre in Sicilia si prepara un dolce a base di semi di grano bollito con ricotta, canditi o cioccolato, chiamato cuccìa

La relazione fra il grano e la santa esiste anche in Sardegna. Si preparano piatti a base di grano e a base di sapa. A Ghilarza ed a Quartu Sant'Elena, pane e pan di sapa sono benedetti e distribuiti nelle chiese.

Anche in Sardegna, Santa Lucia è la protettrice degli occhi ed esiste un amuleto a lei dedicato: una conchiglia che i sardi chiamano “occhio di santa Lucia". 

Si tratta in realtà della fava marina, di cui gli artigiani locali hanno fatto un'opera d’arte.

Questo amuleto serve anche, secondo la tradizione sarda, a proteggere contro il malocchio e la sfortuna in generale.

Nei paesi scandinavi, soprattutto in Svezia ed in Finlandia, intorno al 13 dicembre si festeggiava la festa della luce, questo perché in questi paesi nordici, dopo le lunghe notti invernali, verso la metà di dicembre, le giornate iniziano ad allungarsi. Poiché il nome di Lucia è sempre stato associato alla luce, la festa cristiana di Santa Lucia sostituì l'antica festa pagana della luce. In questa occasione, le giovani fanno una processione, vestite in abito bianco, tenendo in mano una candela ed indossando una corona luminosa. Alla loro testa c'è sempre una ragazza che incarna "Lucia". 

Per questa festa popolare di Santa Lucia si preparano dei dolcetti a forma di stella.

Santa Lucia di Siracusa viene festeggiata praticamente in tutto il mondo… come per esempio in Argentina, in Ungheria, in Croazia e nei Caraibi!!

Preghiere a Santa Lucia

Santa Lucia viene invocata per i problemi agli occhi e le emorragie, fin dal IV secolo, e la sua intercessione è stata riconosciuta così potente che la gente veniva da ogni parte del mondo per venerarla.

Preghiera a Santa Lucia per le malattie degli occhi

O Santa Lucia,
 che hai preferito lasciare che i tuoi occhi venissero strappati per non rinnegare la fede e macchiare la tua anima;

e Dio, con un miracolo straordinario, ti ha restituito altri due occhi sani e perfetti per ricompensare la tua virtù e la tua fede, e ti ha costituito protettrice contro le malattie degli occhi, ricorro a te perché tu protegga la mia vista e curi la malattia dei miei occhi.

O Santa Lucia, conserva la luce dei miei occhi perché io possa vedere la bellezza del creato.

Conserva anche gli occhi della mia anima, la fede, mediante la quale posso riconoscere il mio Dio, comprendere i suoi insegnamenti, riconoscere il suo amore nei miei confronti e non errare mai nel cammino che mi condurrà dove sei tu, Santa Lucia, in compagnia degli angeli e dei santi.

Santa Lucia, proteggi i miei occhi e conserva la mia fede.
 Amen.

Preghiera a Santa Lucia di Papa Giovanni XXIII

O gloriosa Santa Lucia, che alla professione della fede, associasti la gloria del martirio, ottienici di professare apertamente le verità del Vangelo e di camminare con fedeltà secondo gli insegnamenti del Salvatore.
 O Vergine Siracusana, sii luce alla nostra vita e modello di ogni nostra azione, cosicché, dopo averti imitato qui in terra, possiamo, assieme a Te godere della visione del Signore.
 Amen.

  

La ricetta tradizionale per fare i puoti (i dolcetti veronesi di Santa Lucia)

Ingredienti:

100 g di zucchero di canna 

200 g di burro 

370 g di farina

1 uovo

1 pizzico di sale

1/2 cucchiaino di bicarbonato

buccia di mezzo limone (opzionale)

zucchero a velo

 

Preparazione

Mettete la farina in una terrina e fate un buco in mezzo. Versatevi le uova e gli altri ingredienti (tranne lo zucchero a velo) ed impastate con le mani.

Lavorate la pasta fino ad ottenere un impasto omogeneo, formate una palla e ricopritela con pellicola trasparente. 

Lasciatela riposare in frigorifero per 30 minuti circa.

Preriscaldate il forno a 180°.

Dividete la pasta in tre parti e stendetela con un mattarello su un piano infarinato, fino ad ottenere uno spessore di mezzo centimetro circa.

Tagliate la pasta con le formine.

Infornate i biscotti su carta da forno fino a quando saranno ben dorati (ci vogliono circa 10-15 minuti di cottura in forno).

Sfornate, lasciate raffreddare e ricoprite con lo zucchero a velo. 

Servite!!

Association Hozana - 8 rue du Palais de Justice, 69005 Lyon

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