Ciò che si sa di San Martino di Tours proviene principalmente dal libro scritto dal suo discepolo, Sulpicio Severo, "Vita di San Martino", del 397 e che ebbe un grande successo nel Medioevo.
Martino nacque nel 316 a Sabaria, in Pannonia, una provincia romana situata nell'attuale Ungheria. Nato in una famiglia pagana, era figlio di un tribuno militare dell'esercito romano, alla testa di una legione di 6000 uomini, che aveva grandi ambizioni per suo figlio e lo fece arruolare nell'esercito all'età di soli quindici anni. Tuttavia, molto presto, Martino mostrò il desiderio di diventare cristiano e di consacrare la sua vita a Dio. Un evento decisivo ebbe luogo durante l'inverno del 338. Mentre era di guarnigione ad Amiens, Martino incontrò un povero uomo nudo, non avendo soldi da dargli, egli si tagliò il cappotto e gliene diede la metà. La notte seguente, Cristo gli apparve indossando la parte del mantello data al povero e gli disse: "Martino, ancora catecumeno, mi hai rivestito di questa veste". Sconvolto, Martino chiese di essere battezzato rapidamente e questo avvenne pochi mesi dopo, durante la Veglia Pasquale, quando egli aveva 22 anni. Quando finalmente poté lasciare l'esercito, Martino divenne discepolo di Sant'Ilario di Poitiers e desiderò abbracciare la vita religiosa.
All'età di 45 anni, Martino fondò, con Sant'Ilario di Poitiers, il primo monastero della Gallia a Ligugé (Poitou). Nel 371, gli abitanti di Tours vennero a prendere Martino dal suo monastero per nominarlo loro vescovo, aveva allora 55 anni. Nonostante la sua posizione di vescovo di Tours, Martino rimase un monaco nel cuore e fondò un altro monastero a Marmoutier, dove veniva spesso a meditare. Per 26 anni, egli esercitò il suo ruolo di vescovo con grande carità, ripetendo il suo gesto, donando uno dei suoi paramenti sacerdotali a un povero nella sacrestia della cattedrale. Viaggiando in tutta la Gallia, Martino evangelizzò e combatté contro il paganesimo. Con continui atti di amore e di misericordia, ottenne molte guarigioni e portò molti al cristianesimo.
Morì l'8 novembre 397, pronunciando queste ultime parole: "Signore, se sono ancora necessario al tuo popolo, non rifiuto il compito, ma sia fatta la tua volontà". Quando morì, la folla accorse da ogni luogo per onorarne il corpo, che fu riportato a Tours ed avvennero molti miracoli nei pressi della sua tomba, che divenne un luogo privilegiato di pellegrinaggio. Nel 460 gli fu costruita una sontuosa basilica e il culto di San Martino si diffuse rapidamente in tutta Europa. Esistono chiese dedicate a San Martino in Italia, in Germania, in Inghilterra ed in Spagna.
San Martino di Tours, detto anche San Martino il Misericordioso, si festeggia l'11 novembre. È il patrono dei maniscalchi e di varie professioni della guardia pubblica: poliziotti, commissari dell'esercito, soldati, guardie svizzere.
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La vita di San Martino, così come ci è stata raccontata da Sulpicio Severo, mostra una spiritualità caratterizzata da diversi aspetti:
La preghiera a San Martino del santo Charles de Foucauld:
" Grande San Martino
San Martino, grande patrono dei monaci, patrono di chi amava la povertà evangelica fino all'adorazione, patrono di chi vedeva Gesù nel prossimo e si spogliava dei propri abiti per coprire i poveri!
O buon pastore, che hai custodito e curato con tanto amore il tuo gregge monastico e il gregge della tua diocesi!
O grande apostolo che ha evangelizzato tante province e convertito tanti pagani a Gesù!
O buon soldato che il primo giorno di battaglia ti sei presentato disarmato in prima fila nell'esercito per essere fedele alla legge divina, tu di cui ho visto l'obitorio a Candes, prega per me, proteggimi, insegnami a praticare le tue virtù, a imitare Gesù, ad amare il mio prossimo e a fare nella mia oscurità quello che hai fatto con tanta genialità: passare sulla terra facendo del bene, vivere e morire con le tue ultime parole sulle labbra e nel cuore: "Mio Dio, sospiro per Te, vorrei lasciare la vita per ricongiungermi a Te, però, se sono ancora utile quaggiù, non rifiuto il lavoro..." Mio Dio, sia fatta la Tua volontà". Così sia."