Santa Gemma Galgani: vita, miracoli, parole, angelo custode, preghiere

Biografia di Gemma Galgani

Gemma Galgani nacque il 12 marzo 1878 a Borgo nuovo di Camigliano (vicino a Lucca) e fu battezzata il giorno successivo. Era la quarta di otto figli. Fin dalla prima infanzia, Gemma mostrò un vivo interesse per Gesù e per le cose spirituali. Fu la madre a provvedere alla sua formazione spirituale. All'età di sette anni Gemma ricevette il sacramento della Cresima; a soli otto anni perse la sua amata mamma e si è mise nelle mani della Vergine Maria. A quel punto, desiderava ricevere la Santa Comunione, ma la sua età non glielo permetteva. Il suo confessore, vedendola stare sempre peggio, le diede un permesso speciale e Gemma si sentì subito meglio. Da bambina, Gemma sorprese i suoi insegnanti con la sua eccezionale intelligenza. Dall'età di 13 anni in poi, la giovane visse immersa in Dio, prendendo vitalità e forza dall'Eucaristia, e ottenne dal suo confessore il permesso di fare la comunione e di confessarsi spesso.

Il fratello di Gemma e poi il padre morirono e la famiglia si ridusse in grande povertà. Gemma fu poi affidata a una famiglia amica e ha vissuto in unione con Cristo. Fece voto di castità e in seguito rifiutò varie proposte di matrimonio. Nel 1898, quando Gemma era gravemente malata, pregò diverse novene a Santa Margherita Maria Alacoque e al Sacro Cuore di Gesù. Poco dopo, il primo venerdì di marzo, le apparve San Gabriele dell'Addolorata, un passionista morto all'età di 24 anni, che la guarì miracolosamente. Recuperata la salute, Gemma volle realizzare il sogno della sua vita: diventare suora passionista. Purtroppo non fu accettata; il Signore aveva altri piani per lei. Qualche mese dopo, Gemma ricevette le stimmate e, alla vigilia della festa del Sacro Cuore, Gesù le disse: "impara a soffrire perché la sofferenza ti insegna ad amare". In seguito, Gemma fu provvidenzialmente accolta da un'altra famiglia, i Giannini, che avevano già undici figli. Nel 1899 incontrò i Padri Passionisti e Gesù le annunciò che uno di loro sarebbe diventato il suo padre spirituale. Fu padre Germano a chiederle di scrivere la sua Autobiografia. La vita di Gemma si divise tra sofferenza ed estasi nell’unione con Cristo. Gemma rivisse nella sua carne gli eventi della Passione: il sudore di sangue, l'incoronazione di spine, il tormento del diavolo che la percuoteva. Gemma visse tutto questo con uno spirito di riparazione. Per due anni, Gemma venne segnata con le stimmate ogni settimana, dal giovedì alle 20:00 fino al venerdì alle 15:00. Quando Gemma aveva 24 anni e aspettava di salire al cielo, Gesù le chiese di superare un'ultima durissima prova, in espiazione dei peccati commessi durante il sacerdozio. Così sopportò sofferenze indicibili negli ultimi mesi di vita e morì l'11 aprile 1903, il sabato santo.

Gemma Galgani, beatificata nel 1933 da Pio XI e canonizzata nel 1940 da Pio XII, viene festeggiata nel giorno della sua nascita al cielo, l'11 aprile.

Scopri su Hozana altri santi mistici e stigmatizzati. Come Gemma Galgani, queste anime sono state scelte nel corso dei secoli per partecipare all'opera redentrice di Cristo: Santa Rita, Padre Pio, Marthe Robin, Santa Faustina, Maria Valtorta, ecc.

Santa Gemma Galgani e il suo angelo custode

Gemma Galgani ebbe - dall'età di diciassette anni in poi - un rapporto personale con il suo angelo custode. Su richiesta del suo confessore, registrò tutto questo nel suo Diario. Le parole di Gemma Galgani sono ricche di preziosi consigli spirituali. L'angelo custode di Gemma le apparve per la prima volta nel 1895 sotto forma di una bella adolescente e le propose di diventare "la sposa del Re crocifisso". Da quel momento, l’angelo divenne per lei un perfetto maestro spirituale, preparandola a tutto ciò che Gesù le avrebbe proposto in seguito. Era allo stesso tempo molto severo, non accettava la minima imperfezione, e molto gentile, poiché consolava e confortava Gemma ogni volta che ne aveva bisogno. In tre anni, l'angelo custode la condusse alle vette della santità, preparandola alla "visitazione", che non è altro che la grazia delle stimmate. In seguito, quando Gemma avrebbe rivissuto la Passione di Gesù, il suo angelo buono le sarebbe stato sempre vicino, accompagnandola e incoraggiandola nelle sue sofferenze. Ecco il programma di santità proposto dall'angelo a Gemma:

"Ricorda, figlia mia, che chi ama veramente Dio parla poco e sopporta tutto.

Ti ordino, in nome di Dio, di non esprimere mai la tua opinione, se non quando ti viene chiesta; di non cercare mai di imporre i tuoi sentimenti, ma di cedere subito.

Obbedisci puntualmente al tuo confessore e a ciò che vuole, senza ribattere. E nelle cose che richiedono una spiegazione, danne una usando poche parole. In ogni cosa, sii sincera.

Quando hai fatto qualcosa di sbagliato, prenditi la colpa immediatamente, senza aspettare che ti venga chiesto.

Infine, ricordati di conservare la vista, e pensa che uno sguardo mortificato vedrà le bellezze del Paradiso".

Come Gemma, anche Padre Pio aveva un rapporto straordinario con il suo angelo custode.

Gemma Galgani e Padre Pio

Padre Pio (1887-1968) aveva una grande devozione per Santa Gemma Galgani, che pregava tutti i giorni. Il libro di padre Bernard Gallizia, Gemma Galgani, la Santa che padre Pio pregava ogni giorno, racconta il rapporto spirituale che si sviluppò tra questi due santi. Padre Pio nacque sei anni prima della morte di Gemma, che quindi è stata per lui “un’amica del cielo" e un aiuto nel suo cammino sulla terra. Molte similitudini accomunavano i due santi: esperienze mistiche, battaglie con il diavolo, manifestazioni soprannaturali di Gesù Bambino, della Vergine Maria e del loro angelo custode.

Preghiera di abbandono di Santa Gemma Galgani

"Caro mio Dio, io mi abbandono interamente nelle vostre SS. Mani, acciocché Voi facciate di me e delle cose mie quello che più e meglio Vi aggrada. In questo dolce abbandono io mi riposo sul Vostro Cuore Divino, come la tenera bambina si riposa sul seno della mamma sua Voi pensate a tutto ed io penserò solo ad amarvi e a compiere la Vostra SS. Volontà.". 

Novena a Santa Gemma Galgani

Ecco una bella novena a Santa Gemma Galgani, questa preghiera è un ottimo modo per darle le nostre intenzioni, ma anche le nostre preoccupazioni e i nostri pesi di ogni genere.

I miracoli di Santa Gemma Galgani

Dopo la morte di Gemma, la sua vita di santità divenne nota prima in Italia e poi in tutto il mondo. Molti iniziarono a pregare e a chiedere la sua intercessione. Le grazie non tardarono ad arrivare e ovunque si trovano testimonianze di guarigioni fisiche ottenute per sua intercessione, oltre che di abbondanza di grazie spirituali.

 

Uno dei miracoli di Gemma Galgani presentati per la causa di beatificazione fu quello di una donna italiana, Maria Menicucci, affetta da una forma acuta di sinovite al ginocchio. Maria fece una novena al santo e si applicò una reliquia sul ginocchio. Quando ha tolto le bende l'ultimo giorno della novena, ha trovato il ginocchio perfettamente sano. Piena di gioia, scrive a un'amica: "Gemma ha ascoltato la mia preghiera, sono guarita!

 

Un altro miracolo è quello di Filomena Bini, che aveva una malattia allo stomaco che si è trasformata in cancro. Data l'età avanzata di questa donna (72 anni), i medici dichiararono di non poter fare nulla. Soffrendo molto, Filomena non riusciva più a dormire, così le fu applicata una reliquia di Santa Gemma Galgani. Il paziente si addormentò immediatamente e si svegliò il giorno dopo perfettamente guarito. Durante la visita, il medico notò che i segni della malattia erano completamente scomparsi ed esclamò: "È un miracolo del Signore". In seguito questi fatti sono stati certificati.