Lucia Dos Santos nacque il 28 marzo 1907 ad Aljustrel, una borgata di Fatima, in Portogallo. I suoi genitori, ferventi cristiani, lavoravano la terra ed erano pastori.
All’età di sette anni, le fu confidato il compito di condurre il gregge al pascolo e Lucia fu molto contenta. Prese allora l'abitudine di recarsi al pascolo con i suoi cugini (Giacinta e Francesco Marto) o con altre sue amiche della borgata.
Durante il cammino i bambini avevano l’abitudine di giocare, di cantare o di recitare il santo rosario tutti insieme.
Fu proprio così che, durante la recita del rosario con le sue amiche, avvenne la prima esperienza mistica di Lucia. Le bambine videro una figura, avvolta in un lenzuolo e molto luminosa, tenersi al di sopra degli alberi, durante tutta la durata della preghiera.
Un anno dopo, mentre Lucia faceva pascolare il gregge con i suoi cugini Giacinta e Francesco Marto, un angelo apparve loro, presentandosi come l'Angelo della Pace, e chiese ai bambini di recitare questa preghiera: “Mio Dio! Io credo, adoro, spero e Vi amo! Vi domando perdono per quelli che non credono, non adorano, non sperano, e non Vi amano”.
Lo stesso anno l’angelo apparve ai tre bambini una seconda volta, nell’orto familiare, rimproverandoli di non pregare abbastanza.
L’angelo disse loro: Che fate? Pregate! Pregate molto! I Cuori di Gesù e Maria hanno su di voi disegni di misericordia. Offrite costantemente all’Altissimo preghiere e sacrifici. Di tutto ciò che potete, offrite un sacrificio al Signore come atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori. Attirerete così la pace sulla vostra patria. Io sono il suo Angelo custode, L’angelo del Portogallo. Soprattutto accettate e sopportate con umiltà le sofferenze che il Signore vi manderà”.
L’angelo apparve una terza volta ai tre pastorelli. Egli teneva in mano un calice sovrastato da un’ostia, dalla quale cadevano delle gocce di sangue. Inginocchiatosi, fece recitare tre volte ai bambini: ”Santissima Trinità, Padre, Figlio, Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze con cui è offeso. E per i meriti infiniti del Suo Santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, vi chiedo la conversione dei poveri peccatori. Prendete il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo orribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati. Riparate i loro delitti e consolate il vostro Dio.”
Dal 1917 iniziarono le apparizioni della Beata Vergine di Fatima.
Lucia era la maggiore dei tre bambini veggenti e quindi sarà lei a parlare con la Madonna di Fatima durante le 6 apparizioni.
Il 13 Maggio 1917, Lucia, Giacinta e Francesco avevano portato le pecore alla Cova d’Iria, quando nel cielo apparve un bagliore e videro “una Signora vestita di bianco più splendente del sole, che emanava una luce chiara ed intensa”.
La Signora disse loro: “Non abbiate paura, non voglio farvi del male.”
Lucia le domandò: “Da dove venite?” “Vengo dal Cielo” rispose la bella Signora.
Lucia continuò: “E che cosa desiderate?” “Sono venuta a chiedervi che veniate qui, sei mesi di seguito. Poi vi dirò chi sono e che cosa voglio. (...) Volete offrirvi a Dio, disposti ad accettare tutte le sofferenze che Egli vi manderà, in atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori?” ed i bambini risposero “Sì, lo vogliamo.”
La Madonna riprese: “Dovrete soffrire molto, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto” ed aprì le mani, che tenevano il suo cuore, da cui partiva una luce accecante.
La vergine disse ancora: “Recitate il rosario tutti i giorni per ottenere la pace per il mondo e la fine della guerra.” Ed improvvisamente scomparve.
Il 13 Giugno 1917, i bambini stavano recitando il rosario con altre 50 persone nel luogo della prima apparizione, quando ci fu un lampo e la Signora apparve sopra lo stesso leccio, come a maggio.
“Cosa volete da me?” domandò Lucia alla bella donna .
“Voglio che veniate qui il 13 del prossimo mese, che diciate il Rosario tutti i giorni e che impariate a leggere. In seguito vi dirò che cosa altro voglio“.
“Ci porterete in cielo?”, chiese ancora Lucia.
“Sì, Giacinta e Francesco li porterò tra poco, tu però devi rimanere quaggiù più a lungo. Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere ed amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. A chi la praticherà prometto la salvezza: queste anime saranno predilette da Dio e, come fiori, saranno collocati da me dinanzi al Suo trono“. Domandò Lucia: ”Resterò qui da sola?”
“Non ti scoraggiare: io non ti abbandonerò mai. Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio“.
La Madonna aprì le mani ed emanò la sua luce sui bambini.
Nel palmo della mano destra, la Signora teneva un cuore, circondato di spine. I bambini capirono che era il Suo Cuore Immacolato, oltraggiato dal peccato, per il quale Maria chiedeva riparazione.
Il 13 Luglio 1917, mentre i tre pastorelli recitavano il rosario con la folla di fedeli, accorsi da tutto il circondario, la Signora vestita di sole apparve di nuovo.
Suor Lucia racconta: “Poco tempo dopo che eravamo arrivati alla Cova da Iria, vedemmo il riflesso della solita luce, poi la Madonna sul leccio”.
“Che cosa volete da noi?”, le chiesi.
“Voglio che veniate qui il 13 del mese prossimo, che si continui a recitare il rosario tutti i giorni, in onore di Nostra Signora del Rosario, per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra, perché Lei sola può soccorrervi”.
“Vorrei domandarvi chi siete e di fare un miracolo perché tutti credano che ci apparite”.
“Si continui a venire qui tutti i mesi. Nel mese di ottobre dirò chi sono, quello che voglio e farò un miracolo che tutti potranno vedere per credere. Sacrificatevi per i peccatori e dite questo, quando fate un sacrificio:
O Gesù è per amor vostro, per la conversione dei peccatori, ed in riparazione per i peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria”.
Dopo queste ultime parole aprì di nuovo le mani come aveva fatto il mese precedente. Il riflesso della luce parve penetrare nella terra e vedemmo come un oceano di fuoco. Immersi in quel fuoco vedevamo i demoni e le anime dannate. Queste erano come bragia trasparente, nera o bronzea, e avevano forma umana. Erano come sospese in questo incendio, sollevate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nubi di fumo. E poi ricadevano da ogni parte, come le scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, in mezzo a grida e gemiti di dolore e di disperazione che facevano orrore e tremare di paura. I demoni si distinguevano dalle anime dannate per le forme orribili e ripugnanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti, come dei neri carboni trasformati in bragia.
Questa orribile visione non durò che un momento.
La Madonna disse allora:
“Avete visto l’Inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori. Per salvarli Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. Se si fa quello che vi dico molte anime si salveranno, ci sarà la pace. La guerra finirà. Ma se non si cessa di offendere Dio allora sotto il regno di Pio XI ne comincerà un’altra peggiore.
Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta allora sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per punire il mondo dei suoi delitti per mezzo della guerra, della carestia e delle persecuzioni contro la Chiesa e il Santo Padre.
Per impedirlo bisogna chiedere la conversione della Russia al mio Cuore Immacolato e la comunione riparatrice dei primi sabati del mese. Se si darà ascolto alle mie richieste, allora la Russia si convertirà e ci sarà la pace, altrimenti la Russia diffonderà i suoi errori in tutto il mondo, provocando guerre e persecuzioni contro la Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre dovrà soffrire molto, parecchie nazioni saranno annientate. Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un certo periodo di pace”.
A questo punto, la Madonna mi parlò di un segreto che non posso ancora rivelare e d aggiunse, prima di sparire: “Quando recitate il rosario, dite dopo ogni decina:
O Gesù mio, perdonateci, salvateci dal fuoco dell’Inferno, conducete in cielo tutte le anime, soprattutto quelle che più ne hanno bisogno”.
Il 13 Agosto 1917, mentre la folla pregava nella Cova ed aspettava l’arrivo dei tre veggenti, Lucia, Giacinta e Francesco vennero portati dal sindaco nella prigione di Ourem, dove furono sottoposti per diversi giorni a dure pressioni, perché rivelassero il segreto che la Signora aveva loro confidato, oppure che confessassero pubblicamente di aver mentito.
Scrive Lucia nelle sue Memorie:
“Decidemmo allora di recitare il rosario. Giacinta tirò fuori una medaglia, che aveva al collo, chiese ad un carcerato di appenderla a un chiodo del muro e, in ginocchio davanti alla medaglia, cominciammo a pregare. I carcerati pregarono con noi, inginocchiati. Finito il rosario, Giacinta si mise a piangere.
La dissi: Giacinta! Non vuoi dunque offrire questo sacrificio al Signore?
Giacinta rispose: Voglio; sì; ma penso alla mia mamma e non posso trattenere il pianto. Visto che la Madonna ci aveva detto di offrire preghiere e sacrifici in riparazione dei peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria, decidemmo di offrirli, ciascuno di noi secondo la sua intenzione particolare. Uno per i peccatori, l’altro per il Santo Padre, l’altro in riparazione dei peccati contro il Cuore Immacolato di Maria”.
I tre bambini vennero liberati la mattina del 15 Agosto e furono riportati a casa e, visto che il 13 agosto non si erano potuti rendere all’appuntamento con la bella Signora, dato che erano stati imprigionati, la Vergine Maria apparve loro qualche giorno dopo, esattamente il 19 Agosto, in una località vicina detta Valinhos, sopra un leccio.
“Cosa volete da me?”, le disse Lucia.
“Voglio che continuiate ad andare alla Cova da Iria il 13, che continuiate a dire il Rosario tutti i giorni. Nell’ultimo mese farò il miracolo affinché tutti credano“. Poi con un aspetto più triste disse: “Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori. Badate che molte anime vanno all’inferno perché non vi è nessuno che preghi per loro“.
Il 13 Settembre 1917, trentamila persone accompagnarono i pastorelli alla Cova da Iria e lì recitarono il Rosario. Poco dopo apparve loro la Madonna sul leccio.
“Voglio che veniate qui il 13 Ottobre e che continuiate a recitare il Rosario per ottenere la fine della guerra. In Ottobre verrà anche il Signore, la Madonna addolorata, la Madonna del Carmine, San Giuseppe con Gesù bambino, per benedire il mondo. Dio è contento dei vostri sacrifici e non vuole che dormiate con la corda ai fianchi, usatela solo durante il giorno“.
Il 13 Ottobre 1917, i bambini ed una folla di settantamila persone, si trovavano in preghiera alla Cova da Iria, sotto la pioggia, e la bella Signora apparve di nuovo, sempre nel solito modo.
Lucia le chiese: “Cosa volete da me?”
Ella rispose: “Sono la Madonna del Rosario, desidero che qui si costruisca una cappella in mio onore, che si continui a recitare il Rosario tutti i giorni. La guerra finirà.” Lucia disse: “Vorrei chiederle molte grazie, le esaudirete?”
“Alcune sì ed altre no. E’ necessario che si chieda perdono per i peccati, che non si offenda più Dio nostro Signore, che è già troppo offeso“.
“Volete altro da me?”, continuò Lucia.
“Non voglio più niente“.
La Madonna aprì di nuovo le mani, lanciò un raggio di luce verso il sole e si manifestò il segno promesso. Lucia gridò alla folla di guardare il sole, la pioggia cessò improvvisamente ed apparve un sole lucente, ma non abbagliante, che cominciò a girare su se stesso, proiettando dei fasci di luce multicolore.
I veggenti vedevano accanto al sole la Santa Vergine, vestita di bianco col manto azzurro, e San Giuseppe col Bambino che benedicevano la folla. Poco dopo i tre bambini videro la Madonna del Carmelo e la visione sparì.
Durante le sei apparizioni, la Vergine Maria confidò a Lucia tre segreti, noti oggi come i tre segreti di Fatima, che la suora rivelerà nei tempi richiesti dalla Madonna, solo al vescovo e al papa.
Negli anni successivi alle apparizioni, la fama di Fatima crebbe in tutto il mondo. Seguendo il consiglio del vescovo di Leiria, Don José Alvez Correia da Silva, all’età di 15 anni Lucia decise di iniziare il noviziato dalle suore Dorotee in Spagna, per poi prendere i voti perpetui come suora di clausura, presso il Carmelo di Santa Teresa di Coimbra nel 1934, dove le fu dato il nome di Suor Maria di Gesù e del Cuore Immacolato e dove restò fino alla morte, sopraggiunta il 13 febbraio 2005.
Suor Lucia oggi è sepolta al Carmelo di Coimbra.
I suoi due cugini, Giacinta e Francesco Marto, sono stati già canonizzati dalla Chiesa e per Suor Lucia la procedura è in corso.
Attualmente è venerata come Serva di Dio.
La Vergine aveva chiesto alla piccola Lucia di imparare a leggere e a scrivere.
In effetti, questo sarebbe stato essenziale per la missione a cui era chiamata.
Nel 1925 ricevette dal vescovo l’ordine di scrivere tutto ciò di cui era stata testimone. Quest'opera, la prima delle Memorie della giovane veggente, ebbe un grande impatto.
Suor Lucia scrisse sei Memorie durante la sua vita, un il libro intitolato "Gli appelli del messaggio di Fatima" e molte lettere, in risposta a coloro che desideravano conoscere "il terzo segreto". Per quanto riguarda "la consacrazione della Russia", Suor Lucia incontrò Papa Giovanni Paolo II diverse volte.
Ecco un estratto di una conversazione di Suor Lucia con Padre Fuentes, del 1957:
"La Beata Vergine non mi ha detto che siamo negli ultimi tempi del mondo, ma l'ho capito per diversi motivi: il primo è che La Vergine mi ha detto che sta combattendo una battaglia decisiva contro Satana. Il secondo motivo è che la Madonna diceva (...) che Dio ha dato al mondo gli ultimi due rimedi: il Santo Rosario e la devozione al Suo Cuore Immacolato ed essendo questi gli ultimi due rimedi… questo significa che non ce ne sono altri".
Per riassumere l'appello della Beata Vergine a Fatima, ecco ciò che Suor Lucia ha detto:
"Ci sono due modi per salvare il mondo: la preghiera e il sacrificio. Poi il Santo Rosario. Infine, la devozione al Cuore Immacolato di Maria".
Suor Lucia non cessò mai di ripetere che le preghiere e i sacrifici per la conversione dei peccatori erano il punto fondamentale della devozione al Cuore Immacolato di Maria.
"La conversione dei peccatori e il ritorno delle anime a Dio, tramite la preghiera e il sacrificio”: la Madonna fece questa richiesta in tutte le sue apparizioni.
Quando venne chiesto a Suor Lucia cosa si intendesse per “sacrificio”, ella rispose:
"Per sacrificio, la Madonna ha detto che intendeva l'adempimento del proprio dovere quotidiano". Spesso si pensa al sacrificio come a qualcosa di straordinario, ma questa prospettiva ci ricorda l’importanza delle nostre azioni quotidiane, un po' come diceva Santa Teresina del Bambin Gesù quando parlava della “piccola via”.
Ecco le parole di Suor Lucia in merito alla richiesta della Madonna sulla recita quotidiana del Rosario: "La Vergine Santa, in questi ultimi tempi che stiamo vivendo, ha dato una nuova efficacia alla recita del Rosario. Per quanto difficile possa essere, ogni problema può essere risolto con la preghiera del Santo Rosario. Attraverso di esso saremo salvati, ci santificheremo, consoleremo Nostro Signore ed otterremo la salvezza di molte anime".
La Madonna apparve a Suor Lucia il 10 dicembre 1925 a Pontevedra, per darle i dettagli della devozione al Suo Cuore Immacolato.
La Santa Vergine le fece questa promessa:
“Tutti coloro che, per cinque mesi, il primo sabato di ogni mese, andranno a confessarsi, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi terranno compagnia almeno per quindici minuti, meditando i quindici misteri del Rosario, in spirito di riparazione, prometto di assisterli nell'ora della morte, con tutte le grazie necessarie per la salvezza della loro anima".