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San Giovanni Crisostomo

San Giovanni Crisostomo

Bocca d’oro

Padre della Chiesa, questo figlio della borghesia di Antiochia conobbe dapprima una giovinezza dorata e disordinata. Dotato per l'eloquenza ed il teatro, toccato nel cuore, a 18 anni richiese il battesimo, si fece prete senza preoccuparsi di quello che avrebbe detto la gente, proprio quella gente che lo adulava e di cui condannava la morale licenziosa. Attirò quindi l'inimicizia delle classi superiori e dei vescovi mondani. Emarginato, rimase fedele al suo Signore e continuerà fino alla fine, in tutta libertà interiore, la sua lotta per la Verità del Dio Amore! Nel 1568 fu dichiarato Dottore della Chiesa Cattolica Romana, della Chiesa Ortodossa e della Chiesa Copta.

Biografia di Giovanni Crisostomo

Giovanni d'Antiochia nacque intorno al 349 ad Antiochia (Antakya nell'attuale Turchia). Suo padre morì molto giovane e Giovanni crebbe con la madre, che gli trasmise una fede profonda. Studiò filosofia e retorica, diventando il più grande oratore dell'antichità greca, e fu chiamato Crisostomo, che significa "Bocca d’oro", per la sua eloquenza.

Giovanni fu battezzato nel 368, entrando a far parte della vita ecclesiastica come “lettore”. Frequentò poi con altri giovani un seminario ad Antiochia, sotto la direzione di Diodoro di Tarso, celebre esegeta. Poco dopo però decise di vivere da eremita nelle grotte del Monte Silpio e condusse questa vita di ascetismo per quattro anni, trascorrendo il suo tempo meditando sui Vangeli e sulle Lettere di San Paolo. Nel suo eremo Giovanni acquisì una conoscenza approfondita della Bibbia, che trasmetterà per il resto della sua vita nella sua missione pastorale. Ammalatosi, l'eremita Giovanni fu costretto ad unirsi alla comunità cristiana di Antiochia per farsi curare. Questo segnerà una svolta nel suo cammino e gli permetterà di vivere pienamente la sua vera vocazione: pastore di anime.

Ritornato in città nel 378, Giovanni cominciò a predicare a tutti con ardore la Parola di Dio. Nel 381 divenne diacono e fu ordinato sacerdote nel 386. Dotato di eccezionali doti oratorie, svolse una notevole predicazione. Il 387 fu l’«anno eroico» di Giovanni, quello della cosiddetta «rivolta delle statue». Il popolo abbatté le statue imperiali, in segno di protesta contro l’aumento delle tasse. Fu in questo periodo che Giovanni Crisostomo tenne le sue 22 vibranti Omelie sulle statue, finalizzate alla penitenza e alla conversione. Giovanni diceva che il valore dell'uomo sta nella “esatta conoscenza della vera dottrina e nella rettitudine di vita”. Questi due elementi per lui vanno sempre di pari passo: la conoscenza della verità e una vita in linea con il Vangelo. Giovanni d’Antiochia cercava soprattutto di toccare le anime con le sue parole, per aiutarle a camminare sulle orme di Cristo. 

L'Eucaristia e la Parola di Dio furono al centro della sua predicazione.

Giovanni fu nominato vescovo di Costantinopoli nel 397. Fin dall'inizio del suo ministero si dedicò alla riforma della Chiesa e fu chiamato anche “il Cappellano” per la sua grande attenzione verso i poveri. Giovanni difese la fede cristiana nonostante le pressioni del potere imperiale e gli intrighi politici con cui si confrontava. Per questo motivo fu condannato all'esilio due volte, tra il 403 e il 407, prima sulle rive del Mar Nero (nell'attuale Georgia) e poi in Armenia. Le lettere del periodo dell'esilio mostrano la costante preoccupazione di Giovanni per i suoi cari e la sua compassione per i perseguitati. Il vescovo Giovanni non si riprese dalle fatiche imposte e morì in esilio, a Comana, il 14 settembre 407, nella festa dell'Esaltazione della Santa Croce. 

Fu nella cappella del martire San Basilisco che Giovanni rese lo spirito e lì fu sepolto per la prima volta. Oggi le reliquie del santo riposano a Roma.

San Giovanni Crisostomo è uno dei Padri della Chiesa d'Oriente e Dottore della Chiesa Cattolica, si festeggia il 13 settembre. È il santo patrono degli oratori, dei presentatori televisivi, dei conferenzieri, ecc.

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Opere ed eredità di San Giovanni Crisostomo

Scritti di San Giovanni Crisostomo

Un anonimo copista scrisse che le opere di San Giovanni Crisostomo “attraversano il mondo intero come fulmini”. I suoi scritti consistono principalmente nelle sue  omelie. Sono pervenute a noi più di 700 omelie di Giovanni Crisostomo. Questi famosi sermoni insegnano la fede in Cristo, si basano sull'Antico e sul Nuovo Testamento: omelie contro gli ariani, omelie commemorative dei martiri d’Antiochia, omelie per feste liturgiche. Tra le più famose ci sono le sue Omelie sulla Genesi. Oltre ai sermoni, si contano 17 trattati e 241 lettere.  Infine, una parte importante dell'opera di San Giovanni Crisostomo è costituita dai commenti al Vangelo di San Matteo e alle epistole di San Paolo.

La liturgia di San Giovanni Crisostomo

Una delle eredità più notevoli di San Giovanni d'Antiochia è la sua liturgia. È quella che ancora oggi viene celebrata più spesso nel rito bizantino ortodosso. Fu istituita per i Padri della Cappadocia da San Giovanni Crisostomo, allora vescovo di Costantinopoli, nella principale basilica dell'Impero bizantino, Santa Sofia. Poi questa liturgia venne gradualmente adottata in tutto l'Impero. 

Citazioni di San Giovanni Crisostomo

Colui che fu chiamato “Boccadoro” per la sua eloquenza, lascia ai posteri parole che testimoniano la sua luminosa spiritualità. Ecco alcune bellissime citazioni di San Giovanni Crisostomo:

  • Sulle battaglie spirituali

“Se non costasse nulla essere virtuosi, che merito ci sarebbe ad esserlo”?

  • Cerca di vivere santamente

“La virtù ci fa godere, prima ancora che di ottenere le ricompense eterne, del piacere incomparabile di una buona coscienza e della speranza della felicità futura”.

“Non importa quanto siano giuste le tue parole, rovini tutto quando parli con rabbia”.

  • Sul rimpianto per le nostre colpe

“Siamo precisi nel contare le tribolazioni che ci affliggono: sappiamo contare anche i peccati che le attirano a noi”?

  • Sulla misericordia di Dio

“Geloso della tua salvezza, il Signore è impaziente di perdonarti. Tutto quello che ti chiede è che tu confessi di averlo offeso e che solleciti dalla sua bontà un perdono che egli desidera più di quanto tu possa concederti. Ma tu temi e il sentimento delle tue iniquità ti gela la lingua. EHI! è proprio questa cosa che dovrebbe suscitare la tua fiducia: quanta meno grazia crediamo di meritare, tanto più siamo sicuri di ottenerla”.

  • Sul proteggersi dal peccato

“Tutti i precetti della legge divina sono connessi. La negligenza su un punto può portare alla rovina di tutto”.

“Non accontentiamoci di fuggire il peccato, ma fuggiamo anche quelle cose che all'inizio sembrano indifferenti, ma che, a poco a poco, portano al peccato”.

  • Sul lutto

“Non è attraverso le nostre lacrime, ma solo attraverso le nostre preghiere, le nostre elemosine e le nostre buone opere, che daremo un po’ di sollievo ai nostri defunti”.

Preghiere di San Giovanni Crisostomo

Entra per la porta del mio cuore

" Maestro e Signore,

io non merito che tu t'introduca

sotto il tetto della mia anima,

ma dato che vuoi, come amico degli uomini,  

prendere dimora in me,

io ti accosto con audacia.

Tu ordini che io apra quelle porte

che tu solo hai creato,

per entrare con il tuo costante amore.

Tu entrerai

e illuminerai il mio pensiero infangato:

lo credo, perché tu

non hai mandato via quelli che venivano a te,  

né hai respinto il pubblicano penitente,

ma tutti coloro che si avvicinavano a te nella conversione,

li hai annoverati nel numero dei tuoi amici, tu che sei il solo benedetto,

in ogni tempo, ora e nei secoli senza fine. Amen! "

 

Sono in crisi

" A che punto è la notte?

ho chiesto alle ombre che osavano

violare il cupo silenzio?

A che punto è la notte?

ho gridato alle stelle e a una falce di luna?

Sperando nel vento ho implorato:

a che punto è la notte?

Ma nulla ha tradito il velluto di quiete.

Invece che vagare per sentieri scoscesi

una preghiera è salita dal cuore:

Ave Maria, il Signore è con te.

Con te è venuto il Figlio di Dio e ha acceso il mio giorno. "

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