Santa Giuseppina Bakhita

Biografia

Bakhita nacque nel 1869 a Olgossa, in Sudan. La sua famiglia, di religione animista, era abbastanza benestante ed aveva tre fratelli ed una sorella. Quest'ultima verrà rapita quando Bakhita aveva cinque anni. A nove anni anche Bakhita venne rapita e, traumatizzata, dimenticherà il suo nome e verrà da allora soprannominata “Bakhita”, che significa fortunata. Sarà in seguito comprata da un ricco arabo e verrà trattata con tale brutalità che rimarrà per più di un mese senza potersi muovere. A dieci anni fu nuovamente venduta, questa volta ad un generale turco, e Bakhita subirà ancora gravi maltrattamenti.

Nel 1883 Bakhita fu venduta al console italiano e questo fu un cambiamento radicale nella sua vita. I primi due anni aiuterà la domestica e condurrà finalmente una vita “normale”. Sarà in seguito portata in Italia e lì verrà “offerta” ad una coppia come governante. Nella sua nuova vita in Italia, verrà trattata con rispetto. Nel 1887, un amico di famiglia le regalò un crocifisso e la invitò a scoprire Cristo. La giovane manifestò il suo forte desiderio di conoscere Dio ed entrò nell'Istituto per la formazione dei Catecumeni il 29 luglio 1888. Durante questa formazione, conobbe la vita di Santa Maddalena di Canossa, fondatrice delle Figlie della Carità Canossiane, che la commosse a tal punto da far nascere in lei il desiderio di prendersi cura dei poveri.

Poco tempo dopo, la sua padrona volle tornare in Africa e prendere con sé Bakhita, ma lei rifiuterà fermamente, desiderosa di finire la preparazione al battesimo. Per decisione del Procuratore del Re, nel 1889, Bakhita fu ufficialmente e definitivamente liberata e poté restare nel Catecumenato. Fu finalmente battezzata il 9 gennaio 1890 e nello stesso tempo ricevette la Cresima e fece la prima Comunione. Scelse il nome Giuseppina, come la sua madrina, e mantenne i primi nomi Fortunata e Bakhita, aggiungendo quello della Vergine Maria. A poco a poco sentì crescere il desiderio di farsi suora, la madre superiora delle Canossiane non si oppose e la giovane entrò in noviziato nel 1893.

Suor Giuseppina prese i voti nel 1896, mostrandosi dedita a tutto, anche se era principalmente responsabile della cucina. Gli abitanti della regione accolsero calorosamente la “madre moretta”, immediatamente colpiti dal suo sorriso e dalla sua fede. Dopo un attacco di polmonite, che la lasciò con dei brutti postumi, le fu affidato il lavoro di guardiana. Nel 1927 emise i voti perpetui. Nel 1930, su richiesta della Madre Superiora, una scrittrice incontrò Suor Giuseppina per scrivere la storia della sua vita: il libro sarà pubblicato con il titolo Marvelous History.

Dal 1935, suor Giuseppina divenne missionaria e con un'altra suora percorse tutta l'Italia. Durante la Seconda Guerra Mondiale le suore curavano i feriti e suor Giuseppina esortò i soldati a proteggersi dal peccato e a ricorrere alla confessione per ottenere il perdono di Dio. In seguito ad una brutta caduta rimase invalida per il resto della sua vita e dedicò molto tempo alla preghiera, soprattutto al rosario. Morì l'8 febbraio 1947 a Schio, in Italia.

Giuseppina Bakhita diventerà patrona del Sudan nel 1995 e verrà canonizzata nel 2000 da Papa Giovanni Paolo II. La sua festa si celebra l'8 febbraio, che è anche la Giornata mondiale di preghiera contro la tratta di esseri umani. Giuseppina Bakhita è anche la patrona dei cristiani perseguitati. 

Per saperne di più su questa straordinaria santa, potete leggere l'opera di Véronique Olmi: Bakhita, la schiava diventata santa

 Trova altre  vite di santi nella guida dei santi su Hozana. 

 

Miracoli di Santa Giuseppina Bakhita

Appena suor Giuseppina morì, si manifestarono subito dei fenomeni straordinari. Lei stessa aveva più volte annunciato che dopo la sua morte “non avrebbe spaventato nessuno”. Tutti i bambini, infatti, si avvicinano al suo corpo esanime senza la minima apprensione, perché sembra sorridere a tutti.

A tre anni dalla sua morte, il bollettino canossiano pubblicherà 6 pagine di nomi di persone che attestano di aver ricevuto grazie per  intercessione di Bakhita, ma per la canonizzazione   furono ritenuti due miracoli. Uno di questi fu quello di una donna brasiliana che, affetta dal diabete, aveva diverse piaghe infette sulle gambe ed era a rischio di amputazione. Cominciò allora a pregare Giuseppina Bakhita nella cattedrale di Santos in Brasile e notò subito la scomparsa delle ferite. Questa guarigione inspiegabile, completa e duratura, sarà riconosciuta pochi anni dopo dalla Chiesa come miracolosa. 

Parole e citazioni di Santa Giuseppina Bakhita

Suor Giuseppina non ha mai smesso di essere grata al Signore per averla liberata.

Ecco alcune citazioni che testimoniano della sua grande fede e riconoscenza verso Dio:

“Siate buoni, amate il Signore, pregate per coloro che non lo conoscono e capirete quanto è grande la grazia di conoscere Dio."

Durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, suor Giuseppina resterà sempre fiduciosa: “No, non ho paura, sono nelle mani di Dio. Mi ha liberato dalle mani di leoni, tigri e pantere, non vuoi che mi salvi anche dalle bombe?".

Ed aveva una grande devozione per la Vergine Maria : “La Beata Vergine mi ha protetto, anche quando non la conoscevo. Anche nel profondo dello scoraggiamento e della tristezza, quando ero schiava, non ho mai disperato, perché sentivo dentro di me una forza misteriosa che mi sosteneva”.

Quando era malata, Giuseppina disse: “Vado lentamente, lentamente, passo dopo passo verso l'eternità. Gesù è il mio capitano e io sono il suo mozzo. Devo portare le valigie. L'uno contiene i miei debiti, l'altro, più pesante, i meriti infiniti di Gesù. Cosa farò davanti al tribunale di Dio? Coprirò i miei debiti con i meriti di Gesù e dirò all'Eterno Padre: ora giudica ciò che vedi. In cielo andrò con Gesù e otterrò tante grazie. Verrò a trovarvi nei sogni, se Lui me lo permette. Nel paradiso otterrò tante grazie per tutti”.

Preghiere a Santa Giuseppina Bakhita

Preghiera per ottenere una grazia

"O Dio, Padre di misericordia,

che ci hai donato Giuseppina Bakhita quale sorella universale,

evangelico modello di fede semplice e di operosa carità,

dona anche a noi la volontà di credere e di amare

secondo il Vangelo, ed esaudisci le preghiere

di chiunque invoca la sua intercessione.

Per Cristo nostro Signore. Amen."

 Gloria al Padre

 

Novena a Santa Giuseppina Bakhita

 " O Dio Padre,grandezza degli umili,che hai elevato Santa Giuseppina Bakhita dalla schiavitù ai vertici della santità, concedi a noi la grazia che ti chiediamo per sua intercessione.

Gloria al Padre...

Figlio di Dio e Signore nostro Gesù Cristo, che hai proposto alla tua Chiesa Santa Giuseppina Bakhita quale "Sorella Universale", animati da una ferma speranza, ti chiediamo, per sua intercessione, la grazia di cui abbiamo bisogno. 

Gloria al Padre...

O Spirito Santo, che con i tuoi doni hai guidato Santa Giuseppina Bakhita alla piena luce della verità e l'hai sublimata alla gloria dei santi, ti preghiamo di concederci, per sua intercessione, la grazia che ti domandiamo.
 Gloria al Padre...

O Maria Santissima Addolorata, che hai seguito con ineffabile amore materno il cammino terreno di Santa Giuseppina Bakhita che ora ti è vicina, ammantata di luce e di gloria, umilmente ti supplichiamo di ottenerci la grazia che per sua intercessione ti chiediamo. 

Ave Maria..."

Preghiera a santa Giuseppina Bakhita

 " Santa Giuseppina Bakhita, da bambina sei stata venduta come schiava e hai dovuto affrontare difficoltà e sofferenze indicibili. 
 Una volta liberata dalla tua schiavitù fisica, hai trovato la vera redenzione nell’incontro 
 con Cristo e la sua Chiesa.
 Santa Giuseppina Bakhita, aiuta tutti quelli che sono intrappolati nella schiavitù. 
 A nome loro, intercedi presso il Dio della Misericordia, in modo che le catene della loro 
 prigionia possano essere spezzate.
 Possa Dio stesso liberare tutti coloro che sono stati minacciati, feriti o maltrattati
 dalla tratta e dal traffico di esseri umani.
 Porta sollievo a coloro che sopravvivono a questa schiavitù e insegna loro a vedere Gesù
 come modello di fede e speranza, così che possano guarire le proprie ferite.
 Ti supplichiamo di pregare e intercedere per tutti noi: affinché non cadiamo nell’indifferenza,
 affinché apriamo gli occhi e possiamo guardare le miserie e le ferite di tanti fratelli e sorelle privati della loro dignità e della loro libertà e ascoltare il loro grido di aiuto.
 Amen. "

Association Hozana - 8 rue du Palais de Justice, 69005 Lyon

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