Domenico Savio nacque il 2 aprile 1842 a Riva, in Piemonte, in una famiglia di contadini. I suoi genitori gli insegnarono a pregare ed amare Dio. Andava sempre alla messa e divenne chierichetto. All’età di 7 anni, ricevette l’eucaristia per la prima volta, nonostante la sua giovane età. Domenico era molto intelligente ed i suoi genitori lo inviarono a scuola.
Nel 1854, all’età di 12 anni, suo padre lo portò a conoscere Don Bosco, che visitava la regione. Il giovane aveva espresso il desiderio di diventare prete e suo padre chiederà a Don Bosco di prenderlo con lui. Dopo un breve dialogo, don Bosco decise di farne un suo allievo nell'oratorio di Valdocco, a Torino.
Per tre anni, Don Bosco gli insegnerà il cammino della santità con semplicità ed egli diventerà un ragazzo amabile e buono. Crescerà spriritualmente, portando la gioia con sé, così come una grande devozione per la Madonna. Per questo motivo volle fondare la Compagnia dell'Immacolata Concezione.
A 15 anni, fu colpito dalla tubercolosi e morì poco dopo, il 9 marzo 1857 a Mondonio.
Don Bosco stesso scriverà la biografia: una vita ordinaria vissuta in modo straordinario. Domenico Savio sarà canonizzato da papa Pio XII nel 1954, che lo proclamerà patrono degli adolescenti e dei “Pueri Cantores”.
La Chiesa lo festeggia il 6 maggio.
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Un primo fatto straordinario si produce vent’anni dopo la morte di Domenico e si tratta di una cosa che il giovane aveva promesso a Don Bosco: tornare ad trovarlo.
Ecco il loro dialogo
“- Don Bosco, Dio mi invia a incontrarLa per parlare. Sono in paradiso, nel paese della felicità.
- Cos’è questa luce che ti circonda ?
- È come la luce naturale, ma un po’ più viva. Quella del cielo è infinitamente più viva.
Domenico racconta a Don Bosco le bellezze del paradiso e gli mostra un mazzo di fiori che teneva fra le mani.
- Ognuno di queste fiori rappresenta le virtù preferite del Signore.
- E qual è la virtù che piace di più a Gesù ?
- L’amore per la Vergine Maria. Dovete dire ai vostri bambini di pregarla tanto. Era potente presso Gesù, soprattutto al momento della morte”.
Tanti fatti straordinari ebbero luogo grazie all’intercessione di San Domenico Savio. Ecco uno dei miracoli per causa di beatificazione. Un bambino, Albano Sabatino, era affetto da meningite ed aveva una setticemia. Era moribondo quando si mise una reliquia di San Domenico Savio addosso. Il bambino si calmò e si addormentò. Quando si svegliò, era completamente guarito.
Per la canonizzazione, due altri miracoli sono attribuiti a san Domenico Savio. Una madre di sei figli aveva delle difficoltà cardiache ed emorragia. Il medico, che aveva letto la biografia di Domenico, propose alla famiglia di chiedergli il miracolo per la guarigione della donna. L’indomani, la madre di famiglia era completamente guarita. Il secondo miracolo fu ugualmente quello di una madre che pregava di rimanere in vita per restare con i suoi figli.
“ Maria, ti dono il mio cuore, fa che sia sempre tuo. Gesù e Maria siate sempre i miei amici.”
“ Non sono in grado di fare grandi cose, ma voglio che tutto ciò che faccio, anche la cosa più piccola, sia per la maggior gloria di Dio”.
“Mamma non piangere, io vado in Paradiso”.
“San Domenico Savio,
giovane Santo capace di amare.
Tu sei stato grande nell’amicizia con i tuoi compagni
e nella fiducia verso i tuoi genitori e i tuoi educatori.
Ti affido tutti i miei amici e tutte le persone care
con cui condivido le mie giornate.
Tu che dicesti che è meglio morire che peccare,
aiutami a tenere la mente, il cuore, il corpo, la vita
pulita, vera e libera dal male.
lnsegnami a trovare le parole giuste,
i gesti autentici e gli sguardi luminosi,
per manifestare a tutti, come te,
la bontà e la verità.
Fa’ che mi senta sempre amato da Dio,
che sappia sempre scegliere il bene
e che la Vergine Maria possa accompagnare
ogni passo del mio cammino.
Ti ringrazio perché mi hai indicato la via della santità
e sono certo che mi aiuterai a seguirla ogni giorno.
San Domenico Savio,
prega per noi!”