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La Pasqua

La Pasqua

Solennità delle solennità, la Pasqua celebra la Risurrezione di Cristo, cuore di tutto il mistero cristiano e culmine dell'anno liturgico! La risurrezione di Gesù è la verità culminante della fede ed è su questa verità che si basa tutta la missione della Chiesa cattolica: "Ora, se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non esiste risurrezione dei morti? Se non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato! Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede." (1 Corinzi 1: 12-14)

Scopriamo insieme il significato della Pasqua.

Pasqua: significato ed origine

Cosa celebrano i cristiani a Pasqua?

La Pasqua è la più antica ed importante delle festività cristiane, perché celebra la risurrezione di Cristo e quindi la sua vittoria definitiva sulla morte e sul peccato.

La risurrezione di Cristo è l'elemento centrale della fede cristiana, perché è il compimento delle promesse di Dio. 

Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma in proposito: 

“La morte di Cristo è contemporaneamente il sacrificio pasquale che compie la redenzione definitiva degli uomini per mezzo dell'Agnello che toglie il peccato del mondo e il sacrificio della Nuova Alleanza, che di nuovo mette l'uomo in comunione con Dio riconciliandolo con lui mediante il sangue versato per molti in remissione dei peccati". (CCC, 613)

Il racconto della risurrezione di Cristo è descritto nei Vangeli, che tracciano la cronologia degli eventi successivi alla morte di Gesù. I quattro evangelisti descrivono come le donne trovarono il sepolcro vuoto e ci raccontano le varie apparizioni di Gesù fino alla sua Ascensione, quaranta giorni dopo.

Quali sono le origini della Pasqua?

Il termine Pasqua deriva dalla parola ebraica Pesah, che significa "passaggio", e ricorda due eventi narrati nell'Antico Testamento: il passaggio di Yahweh nelle case degli egiziani ed il passaggio del Mar Rosso, mentre gli ebrei erano inseguiti dall’esercito del faraone fuggendo dall’Egitto.

Inoltre, la festa ebraica di Pasqua è anche la festa degli azzimi, che celebrava l'inizio della raccolta del grano e l'offerta a Dio delle prime spighe. 

La Pasqua Ebraica compie la tradizione voluta dal Signore ed è raccontata nel libro dell’Esodo: "Il Signore disse a Mosè e ad Aronne nel paese d'Egitto: «Questo mese sarà per voi l'inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese dell'anno. Parlate a tutta la comunità d'Israele e dite: Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. Se la famiglia fosse troppo piccola per consumare un agnello, si assocerà al suo vicino, al più prossimo della casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l'agnello, secondo quanto ciascuno può mangiarne. Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell'anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre e lo serberete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l'assemblea della comunità d'Israele lo immolerà al tramonto. Preso un po' del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull'architrave delle case, in cui lo dovranno mangiare. In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con azzimi e con erbe amare. Non lo mangerete crudo, né bollito nell'acqua, ma solo arrostito al fuoco con la testa, le gambe e le viscere. Non ne dovete far avanzare fino al mattino: quello che al mattino sarà avanzato lo brucerete nel fuoco. Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la pasqua del Signore! In quella notte io passerò per il paese d'Egitto e colpirò ogni primogenito nel paese d'Egitto, uomo o bestia; così farò giustizia di tutti gli dèi dell'Egitto. Io sono il Signore! Il sangue sulle vostre case sarà il segno che voi siete dentro: io vedrò il sangue e passerò oltre, non vi sarà per voi flagello di sterminio, quando io colpirò il paese d'Egitto. Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione, lo celebrerete come un rito perenne.

Per sette giorni voi mangerete azzimi". (Esodo 12: 1-15)

Così, la festa di Pasqua ha celebrato la vittoria della vita, il passaggio dalla schiavitù alla libertà! Oggi, per i cristiani, il simbolismo è sempre lo stesso: la Pasqua è il passaggio dalla morte alla vita, perché, con la sua morte e risurrezione, Cristo compie per noi ciò che l'uscita dall'Egitto simboleggiava: il passaggio alla vita nuova e la Nuova Alleanza tra Dio e gli uominiCristo è il "vero agnello" (Giovanni 1: 29) e il vero "pane di vita". 

(Giovanni 6: 35)

Pasqua: festa e tradizioni

Calendario liturgico della Solennità di Pasqua

La solennità della Pasqua si svolge al termine del Tempo di Quaresima, tempo di penitenza e di preparazione spirituale durante il quale si ripercorrono la passione di Gesù e la sua risurrezione.

La Quaresima, della durata di quaranta giorni, inizia il Mercoledì delle Ceneri e termina con la celebrazione della Settimana Santa, scandita dalle grandi celebrazioni della Domenica delle Palme, del Giovedì Santo e del Venerdì Santo. I cristiani seguono così Gesù nella sua Via Crucis, ponendosi già nell'attesa e nella speranza della sua gloriosa risurrezione!

La Pasqua inizia con la Veglia Pasquale del Sabato Santo e poi si celebra la domenica di Pasqua, con l'ottava pasquale, e poi dopo cinquanta giorni si festeggia la Pentecoste

Se in passato, l'intera settimana dell'ottava pasquale era una vacanza, solo il lunedì di Pasqua rimane oggi un giorno festivo.

La data del giorno di Pasqua varia ogni anno, perché dipende dal ciclo lunare: la festa si celebra la prima domenica successiva alla luna piena, dopo l'equinozio di primavera.

La celebrazione del giorno di Pasqua

La festa di Pasqua inizia con la Veglia Pasquale il Sabato Santo e prosegue il giorno di Pasqua con la Messa della Resurrezione. Questa celebrazione, la cui liturgia è caratterizzata dal colore bianco e dorato per abiti ed ornamenti, invita i cristiani ad un vero rinnovamento spirituale, come dice l'antifona stessa della Messa: "Oggi, Dio nostro Padre, tu ci apri la vita eterna con la vittoria del tuo Figlio sulla morte e noi celebriamo la sua risurrezione. Il tuo Spirito ci renda uomini nuovi perché possiamo risorgere con Cristo alla luce della vita".

Tutti i testi letti nel giorno di Pasqua sono un invito ad entrare nella gioia pasquale. 

"Questo è il giorno che il Signore ha fatto, sia per noi un giorno di festa e di gioia", cantiamo nel Salmo 117! 

Cantiamo anche l'alleluia molte volte, che esprime la nostra lode di gioia.

Leggiamo o il Vangelo che racconta la scoperta del sepolcro vuoto.

“Il primo giorno della settimana, al mattino presto esse (le donne) si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù”. (Luca 24: 1-3) o il brano che racconta come Gesù si manifesta ai discepoli sulla via di Emmaus;

Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l'hanno visto».

Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista”. (Luca 24: 13-31)

Infine, in occasione della Pasqua, il Papa pronuncia la benedizione urbi et orbi, la benedizione universale e accorda l'indulgenza plenaria.

 

Tradizioni cristiane per il giorno di Pasqua

La tradizione più popolare del giorno di Pasqua è quella delle uova! 

L'uovo, simbolo di vita e di rinnovamento, trovò naturalmente il suo posto nella tradizione pasquale nei secoli XII e XIII. 

Questa tradizione nacque dal fatto che, durante il periodo della Quaresima, era vietato consumare uova. Il giorno di Pasqua, quindi, in segno di grande festa, divenne consuetudine offrire delle uova decorate.

Poi, nel XVIII secolo, apparvero le uova di Pasqua di cioccolato.

Un'altra tradizione pasquale riguarda il pasto pasquale, durante il quale si mangia l'agnello pasquale, richiamando la tradizione ebraica, ma simboleggiando soprattutto "l'agnello di Dio", Gesù, che è stato sacrificato come un agnello per noi!

Preghiera per la Pasqua

"Signore Gesù, risorgendo da morte hai vinto il peccato:

fa che la nostra Pasqua segni una vittoria completa sul nostro peccato.

Signore Gesù, risorgendo da morte hai dato al tuo corpo

un vigore immortale:

fa che il nostro corpo riveli la grazia che lo vivifica.

Signore Gesù, risorgendo da morte hai portato la tua umanità in cielo:

fa che anch'io mi incammini verso il Cielo,

con una vera vita cristiana.

Signore Gesù, risorgendo da morte e salendo al Cielo,

hai promesso il tuo ritorno:

fa che la nostra famiglia sia pronta per

ricomporsi nella gioia eterna.

Così sia”.