Poco dopo la nascita di Gesù, celebrata con la festa di Natale, il 6 gennaio si festeggia la bella festa cristiana dell'Epifania.
L'Epifania celebra il racconto biblico dell’adorazione di Gesù dei tre magi, nella capanna di Betlemme, venuti dall’Oriente seguendo una stella… e simboleggiando la manifestazione di Gesù come Messia d'Israele, figlio di Dio e redentore annunciato dai profeti. Scoprite il significato cristiano dell'Epifania, la storia di questa grande festa e il modo in cui si celebra questa solennità.
Il termine "Epifania" deriva dal greco ἐπιφάνεια (epifaneia) e significa "manifestazione".
La festa dell'Epifania celebra quindi la "manifestazione di Dio" agli uomini, attraverso suo figlio Gesù, Messia annunciato dai profeti.
Nel giorno dell'Epifania, celebriamo la venuta dei tre Re Magi, che vennero dall'Oriente per adorare Gesù Bambino e riconoscere la sua divinità! Attraverso di loro, è Dio che si manifesta a tutta l'umanità, rappresentata da questi re venuti da lontano.
“Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:
E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo».
Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese”. (Matteo 2: 1-12)
La storia dell’Epifania è raccontata nei Vangeli di Matteo e di Luca.
Secondo la tradizione cristiana, i Magi, o re magi, erano tre saggi provenienti dall’Oriente che seguirono una stella fino a Betlemme, dove adorarono Gesù appena nato e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.
Così, come sottolinea un monaco di Cîteaux, "la manifestazione di Gesù ai Magi è l'inizio ed il seme della manifestazione plenaria che si dispiega nella morte e risurrezione di Cristo". L’Epifania mostra l'universalità del messaggio evangelico e la salvezza portata da Cristo a tutta l’umanità!
Fino al IV secolo, la natività di Gesù e l'Epifania venivano celebrate nello stesso giorno, cioè il 25 dicembre. A quel tempo, la Chiesa cattolica istituì ufficialmente il giorno di Natale come festa cristiana e sostituì le vecchie feste pagane legate al solstizio d'inverno.
L'Epifania sarà poi fissata il 6 gennaio.
Al tempo del Concilio Vaticano II, nel XX secolo, la Chiesa decise di dissociare i tre eventi inizialmente celebrati durante l'Epifania: il battesimo di Cristo, che si celebra oggi la domenica successiva all'Epifania e le nozze di Cana, la domenica ancora successiva.
La liturgia dell'Epifania ci racconta la salvezza portata ai popoli della terra:
"Perché temi, Erode,
il Signore che viene?
Non toglie i regni umani,
chi dà il regno dei cieli.
I Magi vanno a Betlem
e la stella li guida:
nella sua luce amica
cercan la vera luce.
Il Figlio dell'Altissimo
s'immerge nel Giordano,
l'Agnello senza macchia
lava le nostre colpe.
Nuovo prodigio, a Cana:
versan vino le anfore,
si arrossano le acque,
mutando la natura.
A te sia gloria, o Cristo,
che ti sveli alle genti,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen”.