La Domenica delle Palme, che precede la domenica di Pasqua e segna l'inizio della Settimana Santa, commemora l'ingresso regale di Gesù a Gerusalemme, acclamato dalla folla come il Messia! In questo giorno, la Chiesa celebra anche la Passione del Signore, da cui il nome liturgico di questa festa: "Domenica delle Palme: Passione del Signore".
La festività delle Palme celebra l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, come riportato nei quattro Vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni.
Gli evangelisti raccontano che, qualche tempo prima della festa ebraica della Pasqua, Gesù si recò a Gerusalemme. Dopo aver chiesto a due dei suoi discepoli di andare a prendere un asino, entrò nella città santa e fu acclamato dalla folla, manifestandosi come il Messia annunciato dai profeti. La folla, numerosissima, lo acclamava ed agitava ramoscelli di palma e di olivo al suo passaggio.
L'apostolo Giovanni ci descrive questo evento come segue: "Il giorno seguente, la gran folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore,
il re d'Israele! Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto:
Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene, seduto sopra un puledro d'asina.
Sul momento i suoi discepoli non compresero queste cose; ma quando Gesù fu glorificato, si ricordarono che questo era stato scritto di lui e questo gli avevano fatto".
(Giovanni 12: 12-16)
La Domenica delle Palme si celebra la domenica prima di Pasqua.
Questo giorno segna l'inizio della Settimana Santa e quindi commemora due eventi: il primo, l'arrivo trionfale di Gesù a Gerusalemme, acclamato dalla folla ed, il secondo, la passione e morte di Cristo sulla croce.
La celebrazione della Domenica delle Palme è molto particolare: innanzitutto, è l'unico giorno dell'anno in cui si celebrano due vespri e la liturgia della Messa è divisa in due fasi, molto diverse.
La celebrazione inizia davanti alla chiesa con la benedizione dei ramoscelli di ulivo e delle palme, intrecciate per l’occasione per creare delle belle composizioni.
Segue la lettura del racconto dell'ingresso di Gesù nella città santa di Gerusalemme e la processione di ingresso in chiesa, accompagnata dall'inno "Osanna nel più alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore".
Questa processione commemora naturalmente l'ingresso di Gesù a Gerusalemme, ma anche il momento in cui entreremo nella Gerusalemme celeste!
In un secondo tempo, si svolge la celebrazione della Passione di Cristo, il cui racconto integrale viene letto al momento del Vangelo.
Nel giorno delle Palme, gli ornamenti e gli abiti liturgici sono rossi, ricordando così i due aspetti di questa celebrazione: la regalità di Gesù e la sua Passione.
La tradizione cristiana è quella di appendere i rametti d’olivo e le palme benedette in casa fino all'anno successivo. Saranno poi bruciati l’anno successivo e la cenere sarà usata per segnare la fronte dei fedeli il Mercoledì delle Ceneri.
Questa tradizione ha una forte simbologia: mettere le palme ed i rametti d’olivo in casa è un vero atto di fede: crediamo che Cristo risorto entri ed abiti nelle nostre case!
Lo proclamiamo "Re" e "Salvatore", come afferma San Matteo: "Ecco, il tuo re viene a te mite, seduto su un'asina, con un puledro figlio di bestia da soma”. (Matteo 21: 5)
“Per i meriti della tua Passione e Morte, Gesù, questo ulivo benedetto sia il simbolo della tua Pace, nella nostra casa.
Sia anche il segno del nostro aderire sereno all'ordine proposto al tuo Vangelo.
Benedetto Colui che viene nel nome del Signore”!