Il presepe

Il presepe è una delle bellissime tradizioni cristiane che permette di prepararsi alla festa di Natale, il 25 dicembre. Particolarmente apprezzato dai bambini, permette loro di pregare in famiglia, davanti a Gesù Bambino appena nato.

Scopriamo in questo articolo il significato cristiano del presepe e la sua storia!

 

Qual è il significato del presepe?

Cos’è il "presepe"?

Il Bambin Gesù, secondo la tradizione cristiana, ha avuto come culla una mangiatoia, in una stalla di Betlemme.

Quando parliamo del "presepe", ci riferiamo quindi alla scena della natività di Gesù, raccontata nei Vangeli: “In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.

C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama". (Luca 2: 1-14).

Il presepe è la raffigurazione della nascita di Gesù. Si tratta di una composizione plastica, in cui sono presenti diverse statue (di vari materiali). Vi compaiono i personaggi ed i luoghi della tradizione: la capanna, la mangiatoia, Giuseppe e Maria, i Magi, i pastori, il bue, l'asinello e gli angeli. La statuetta di Gesù viene sistemata nella mangiatoia solo nella notte della vigilia di Natale, tra il 24 ed il 25 dicembre. I Re Magi vengono avvicinati a poco a poco alla capanna, che raggiungono infine nel giorno dell'Epifania, il 6 di gennaio. Il presepe si prepara durante la prima domenica di avvento e si mantiene fino al giorno dell'Epifania o sino al giorno della Candelora. 

Un altro modo per rappresentare il presepio è quello del presepe vivente che, negli ultimi decenni, ha avuto in Italia una notevole diffusione e si tratta della scena della natività rappresentata da persone reali.

Perché preparare il presepe?

Il presepe ci offre la possibilità di contemplare la scena della natività di Gesù, che ha preso in tutto e per tutto la nostra condizione umana, diventando un piccolo bambino indifeso, nato in una mangiatoia, povero tra i poveri.

Ci permette di riunirci in famiglia, ogni giorno durante il tempo di Avvento e di meditare sul grande mistero dell'incarnazione.

Papa Francesco, nella sua lettera apostolica Admirabile signum, ci spiega così il significato del presepe: "Il presepe fa parte del processo dolce ed esigente di trasmissione della fede. Fin dall'infanzia, e poi in ogni età della vita, ci insegna a contemplare Gesù, a sentire l'amore di Dio per noi, a vivere e a credere che Dio è con noi e che noi siamo con Lui, tutti figli e fratelli grazie a questo Bambino che è Figlio di Dio e della Vergine Maria. [...] Alla scuola di San Francesco, apriamo il cuore a questa grazia semplice e lasciamo che dalla meraviglia emerga un'umile preghiera: il nostro 'grazie' a Dio che ha voluto condividere tutto con noi per non lasciarci mai soli".

 

La storia del presepe

Il primo presepe vivente

Mentre le prime rappresentazioni della Natività di Gesù risalgono al III secolo (affreschi e bassorilievi), fu solo la vigilia di Natale dell'anno 1223 che San Francesco d'Assisi creò il primo presepe vivente a Greccio, dopo aver ricevuto l’autorizzazione del Papa. 

In seguito, la tradizione di preparare il presepe si diffuse in tutta l’Europa, grazie all’opera dei gesuiti e dei francescani, che usarono questo mezzo come supporto per il catechismo, specialmente tra le popolazioni analfabete. Alla fine del XIII secolo apparvero anche presepi con grandi statue in terra o legno: il più antico presepe in legno fu trovato nel 1252 in un convento francescano in Baviera.

Dai presepi viventi ai presepi "statici"

Dal XV secolo si svilupparono nuovi modelli di presepi, identici a quelli che costruiamo oggi. Fungendo da supporto per la pietà popolare, questi presepi adornarono gradualmente le chiese durante le celebrazioni natalizie, per poi trovare il loro posto nelle case, principalmente tra la nobiltà o l'alta borghesia. Si tratta di sontuosi presepi in stile barocco, decorati con raffinate statuette.

Preghiera a Gesù davanti al presepe

"Signore, Gesù vengo davanti al tuo presepe con il cuore pieno di fiducia e di tenerezza. Voglio essere come i pastori che nel cuore della notte si sono alzati per andare a vedere il Salvatore.

Apri anche le mie orecchie per sentire il canto di pace degli angeli e i miei occhi per vedere in te il Principe della Pace. Che io ti riconosca come il Messia nella mia vita e mi metta alla tua presenza, come vedo fare al tuo papà e alla tua mamma in questo presepio.

Tu vieni nel mondo per riconciliare il cielo e la terra. Vieni a riconciliare anche me con il Padre.

Voglio stare un po’ con te nella tua grotta: solo qui accanto a te troverò pace e riposo, i miei dubbi si muteranno in certezze, i miei affanni in quiete, la mia tristezza in gioia, il mio turbamento in serenità. In questo spazio troverà sollievo il mio dolore, acquisterò coraggio per superare la paura, mi riempirò di generosità per non arrendermi all’avvilimento e per riprendere il cammino della speranza.

Maria, vedo nel tuo volto la somiglianza con Gesù. Tu dai alla luce Colui che è la nostra riconciliazione.

Madre, mi rifugio in te e sotto la tua protezione imploro il perdono di Dio. Rendimi somigliante a Lui, per essere come lui Misericordia

San Giuseppe, insegnami a proteggere la presenza di Dio in me come tu hai protetto Gesù Bambino e tua moglie Maria. Aiutami, con l’aiuto dei SS. Angeli, a riconoscere i subdoli attacchi di chi vorrebbe uccidere in me la presenza viva del Signore che il Padre ha voluto per me nel giorno del mio Battesimo. Che, dopo la visita a questo presepio, io guardi Gesù e Maria con lo stesso amore che posso ammirare nei tuoi occhi.

Angeli Santi di Dio continuate ad essere come oggi la voce di Dio che mi chiama, invitandomi ad alzarmi dal buio in cui cado a causa delle mie debolezze e del peccato.

Gloria a Dio! Alleluia!”