Il 2 novembre, il giorno dopo Ognissanti, i cristiani onorano tutti coloro che sono morti. Comunemente conosciuta come il "Giorno dei defunti", questa festa prende il nome di "commemorazione dei fedeli defunti" per i cristiani.
Qual è il significato di questa festa? In che modo i cristiani celebrano i morti? Come pregare coloro che sono scomparsi?
La tradizione di commemorare i morti esisteva già tra gli ebrei, poi tra i primi cristiani sotto forma di preghiere e messe dette per i defunti.
La celebrazione di un "ufficio dei morti" risale al X secolo: Odilone, abate di Cluny, istituì nel 998 un giorno di commemorazione dei fedeli deceduti, nella data del 2 di novembre. In seguito, Papa Leone IX portò questa festa nella liturgia romana: il Giorno dei Morti divenne allora una festa universale per la Chiesa cattolica.
Celebrata alla luce di Ognissanti, la festa dei defunti ha un significato tutto speciale per i cristiani: quello della vita eterna e della risurrezione dei morti!
In questo giorno, la Chiesa riafferma il grande mistero della fede cristiana: quello di Cristo, vincitore della morte e del peccato!
Riguardo al Giorno dei Morti, un martirologo di Solesmes ha detto: "È il Giorno in cui la Chiesa intercede per i suoi membri che dormono nella morte e che soffrono in una purificazione finale prima di entrare nella Gloria".
Poiché il 1° novembre è un giorno festivo in Italia, l'usanza è quella di fiorire le tombe nel giorno di Ognissanti, come dimostrano i crisantemi che adornano le tombe in questo giorno. Tuttavia, la Chiesa cattolica ha istituito due date distinte per differenziare la festa di Tutti i Santi, celebrata il 1° novembre, dalla festa della commemorazione dei fedeli defunti, celebrata il giorno successivo.
Così, se la festa di Tutti i Santi celebra con gioia tutti i santi del cielo, già nella gloria, la commemorazione dei defunti ci invita invece a ricordare tutti coloro che sono morti, per pregare per la salvezza delle loro anime e perché intercedano per noi.
Il Giorno dei Morti si celebra con la Messa dei fedeli defunti, durante la quale preghiamo per tutti i defunti, ma anche per le anime del purgatorio. La Messa permette la purificazione dei peccati veniali in modo che il defunto possa raggiungere la visione beatifica.
Il significato profondo della festa del defunto è definito così: "La Santa Madre Chiesa, attenta a rendere degna lode a tutti i suoi figli che godono della felicità del cielo, si affretta a intercedere presso Dio per le anime di tutti coloro che si sono addormentati nella speranza della risurrezione, ma anche per tutti gli uomini fin dalla creazione del mondo, la cui fede solo il Signore conosce, affinché con l'aiuto di preghiere istantanee possano entrare nella comunità degli abitanti del cielo e godere della visione della felicità eterna". (Martirologio Romano)
Il Vangelo della Messa del 2 novembre evidenzia la nostra speranza nella vita eterna attraverso le parole di Cristo: "Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; E chiunque venga da me, non lo butterò fuori. Perché non sono disceso dal cielo per fare la mia volontà, ma per fare la volontà di Colui che mi ha mandato. Ora, la volontà del Padre che mi ha mandato è che io non perda nessuno di quelli che mi ha dato, ma che io li risusciti tutti all'ultimo giorno. Poiché è volontà del Padre mio che ogni uomo che vede il Figlio e crede in Lui ottenga la vita eterna; e li risusciterò all'ultimo giorno". (Giovanni 6: 37-40)
La seconda lettura, intanto, ci porta alla meditazione sulla risurrezione dei morti, nell'ultimo giorno: "Fratelli, è un mistero che vi annuncio: non moriremo tutti, ma tutti saremo trasformati, e questo in un istante, in un batter d'occhio, quando, alla fine, suonerà la tromba". (Corinzi 15: 51,52)
"Dio degli spiriti e di ogni carne, che ha calpestato la morte, che ha ridotto a nulla il diavolo e che ha dato la tua vita al mondo.
Dona, Signore, all'anima del tuo servo (nome defunto) riposa in un luogo luminoso, verde e fresco, lontano dalla sofferenza, dal dolore e dai gemiti.
Possa il Dio buono e misericordioso perdonargli tutti i suoi peccati commessi in parole, opere e pensieri.
Perché non c'è uomo che vive e non pecca; Tu solo sei senza peccato, la Tua giustizia è giustizia per sempre e la Tua Parola è verità.
O Cristo nostro Dio, poiché tu sei la risurrezione, la vita e il riposo del tuo servo defunto (nome defunto), ti rendiamo grazie con il tuo Padre increato e con il tuo Spirito santissimo, buono e vivificante, oggi e nei secoli dei secoli. Amen.
Possano riposare in pace. Amen”.
Catechismo della Chiesa Cattolica, Appendice
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