Già dal VI secolo l'Ufficio dei vespri nella Chiesa latina aveva la stessa struttura che mantenne nel corso del medioevo e fino ai giorni nostri. Un documento dell'epoca descrive l'ufficio benedettino dell'ora della sera, o vespertina synaxis.
La preghiera del vespro è, insieme alle Lodi mattutine, una delle preghiere principali della Liturgia delle Ore.
Un tempo riservata ai consacrati, la Liturgia delle Ore è oggi recitata da molti laici, soprattutto a partire dal Concilio Vaticano II.
Qualunque sia la lingua o il paese, rimane la stessa e consente l'unità della Chiesa cattolica nella preghiera.
La parola “vespri” deriva dal latino vesper, che significa “sera”.
I Vespri corrispondono quindi alla preghiera serale della Liturgia delle Ore.
Questa preghiera ci permette di rendere grazie per la nostra giornata, per tutto ciò che ci è stato dato e per tutte le grazie di cui siamo stati colmati.
I Vespri sono composti da un inno, diversi salmi ed una lettura, per ringraziare Dio dei benefici che ci ha elargito durante la giornata. Facciamo un esame di coscienza davanti al Signore, gli chiediamo perdono per le offese commesse e poniamo il nostro riposo nelle Sue mani.
I Vespri sono la preghiera serale più recitata al mondo: secondo la Regola di San Benedetto, ogni monastero, sacerdote, comunità religiosa o consacrato si impegna a recitare la Liturgia delle Ore quotidianamente.
L'attuale liturgia secolare della Liturgia delle ore si compone di:
I Vespri sono una preghiera molto bella, recitata in comunità in generale, ma che si può recitare anche da soli o in famiglia!
Attualmente, nel rito Romano, i Vespri sono formati da:
Durante i Vespri si recita il Cantico di Maria, o Magnificat in latino.
È un brano del Vangelo che si canta in piedi, tratto dal Vangelo secondo Luca (1: 46-55). Maria riceve l'annuncio del Signore e le sue parole di risposta diventeranno il Magnificat:
“L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli.
Amen”.
Poi vengono recitate le preghiere d’intercessione, per affidare al Signore il giorno che è trascorso, per offrirgli il frutto del nostro lavoro e per pregare per la Chiesa e per il mondo. L’ultima é sempre per i defunti.
Le intercessioni sono seguite dalla preghiera del Padre Nostro, poi da una benedizione per concludere la nostra giornata ed andare a riposare in pace.
I Vespri variano ogni giorno, a seconda del tempo liturgico, della settimana o del giorno.