Atto di dolore: perché, come e quando recitarlo?

L'atto di dolore o di contrizione è una preghiera cattolica per esprimere il rammarico per le proprie colpe ed il desiderio di pentirsi davanti a Dio. Generalmente recitato durante il Sacramento della Riconciliazione, può essere recitato anche privatamente o collettivamente in riconoscimento dei propri peccati. Scopriamo perché e come fare un atto di dolore.

Atto di dolore

“Mio Dio mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi e molto più perché ho offeso te infinitamente buono e degno d'essere amato sopra ogni cosa. Propongo col tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore misericordia perdonami !»

Perché fare atto di contrizione?

“Beato l'uomo la cui colpa è rimessa ed il cui peccato è perdonato!” (Salmo 32)

Ogni peccato è come una ferita inflitta a Cristo e si aggiunge al peso dei nostri peccati. Riconoscere le nostre colpe, esprimere un vero pentimento, ci permette di avvicinarci al Signore, di sperimentare il suo amore e la sua misericordia infiniti e di sentirci veramente liberi. 

Siamo certo peccatori, ma non siamo condannati a restare prigionieri dei nostri peccati: Gesù è morto per redimerli. L'atto di dolore permette di metterci ai piedi della sua croce. Esso è quindi intimamente legato all'atto di fede, all'atto di carità  e all'atto di speranza perché, chiedendo la grazia del perdono, chiediamo anche a Dio – con fede e speranza – la forza ed il coraggio di fare penitenza e di non ricadere nuovamente in quel peccato.

“Quindi, vi dico, ci sarà più gioia nel cielo per un peccatore che si pente che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione”. (Luca 15: 7) 

Come recitare un atto di dolore?

Da solo, a messa o in confessione

L'atto di contrizione è parte integrante del sacramento della riconciliazione e si recita al termine della confessione, prima di ricevere l'assoluzione del sacerdote. 

Esistono anche delle preghiere da recitare prima della confessione, per aiutarci a prendere coscienza ed a riconoscere i nostri peccati e delle preghiere da recitare dopo la confessione, per ringraziare Dio del perdono che ci ha accordato.

L'atto di dolore può essere recitato anche in altri momenti.

Si può recitare l'atto di dolore la sera, per riconoscere le nostre debolezze e mancanze della giornata, ed iniziare così la nostra preghiera serale con una preghiera di pentimento.

Infine, all'inizio della messa, tutta l'assemblea è invitata a riconoscersi peccatrice ed a recitare un atto di contrizione con la preghiera del Confesso a Dio.

Altre due preghiere di contrizione

“Signore confesso d’averti offeso spesso. Sento un profondo rammarico. Ti prego perdona le mie infedeltà e le mie offese! Concedimi la grazia di non ricadere nel peccato e di fuggire dalle tentazioni. Voglio sinceramente riparare i miei peccati e fare penitenza per espiarli”. 

“Mio Dio, ho peccato contro di te e contro i miei fratelli, ma Tu sei perdono! Accetta il mio pentimento e dammi la forza di vivere secondo il tuo amore”. 

Il cuore di Gesù trabocca d’amore per noi.

Riconoscendo i nostri peccati, possiamo davvero lasciarci trasformare da Lui.