Matrimonio

Il Matrimonio cattolico è un vincolo indissolubile e celebra l'unione tra un uomo e una donna dinanzi al Signore. È uno dei sette sacramenti e cambia la vita di due individui non solo come coppia, ma anche nel loro cammino come fedeli.

Ecco qui di seguito dei passi tratti dal Rito del matrimonio del Rituale Romano promulgato da Papa Paolo VI e riveduto da Papa Giovanni Paolo II.

Il significato specificamente cristiano del matrimonio 

L’unione coniugale è un valore universale dell’umanità, costituisce il fondamento della famiglia, cellula originaria della società, e si collega intimamente al mistero stesso della vita. Deriva dalla volontà di Dio Creatore e da lui riceve benedizione e santità. 

Gesù Cristo da parte sua ha elevato il matrimonio a sacramento; ne ha fatto il simbolo reale che contiene e manifesta la sua unione con la Chiesa, la nuova alleanza. Il Signore crocifisso e risorto, dopo aver inserito i credenti nel corpo ecclesiale con il Battesimo, li santifica anche come coppia, con un amore basato sul dono, che sia un riflesso del suo sacrificio pasquale e della comunione trinitaria.

La dimensione ecclesiale del sacramento del matrimonio

La coppia e la famiglia, in virtù del sacramento, diventano immagine viva del mistero stesso della Chiesa e partecipano della sua fecondità. Attraverso la testimonianza di un amore che si dona, fedele, indissolubile e fecondo, accolgono e trasmettono in modo peculiare e insostituibile il dono della salvezza che viene da Cristo. La natura ecclesiale della celebrazione del Matrimonio risulta evidente soprattutto in alcuni momenti dell’azione rituale. Nei Riti d’ingresso è la Chiesa raccolta nel Signore che accoglie gli sposi: il saluto e l'invito alla preghiera fatto dal celebrante all'assemblea, aiutano fin dall’inizio ad evitare che la celebrazione assuma un carattere privato. Il matrimonio infatti non riguarda soltanto gli sposi, i parenti e gli amici, ma richiede la partecipazione di tutta la Chiesa. 

Il matrimonio e l’amore coniugale sono ordinati, per la loro stessa natura, alla procreazione e all’educazione dei figli e trovano in esse il loro coronamento; i figli sono il dono più bello del matrimonio e contribuiscono grandemente al bene degli stessi genitori.

Il vero intento dell’amore coniugale e il senso globale della vita familiare, senza dimenticare gli altri fini del matrimonio, tendono a far sì che i coniugi cristiani siano disposti, con fortezza d’animo, a cooperare con l’amore del Creatore e Salvatore che, per il loro tramite, di giorno in giorno espande e arricchisce la loro famiglia. 

Liturgia

Il matrimonio si celebra generalmente nella parrocchia della sposa in presenza di parenti ed amici. Il sacerdote inizia la cerimonia. Dopo una preghiera iniziale dove ricorda il battesimo di Gesù e l'appartenenza dei futuri sposi alla Chiesa, egli celebra la Messa «per gli sposi».

Preghiere e letture della Messa per gli sposi:

“O Dio, che fin dagli inizi della creazione hai voluto l’unità fra l’uomo e la donna, congiungi con il vincolo di un solo amore questi tuoi figli, che oggi si uniscono in Matrimonio, e fa’ che siano testimoni di quella carità che hai loro donato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen”.

Quando non si celebra la Messa «per gli sposi», si può scegliere una lettura dal Lezionario del Matrimonio, a meno che non ricorra un’altra solennità di precetto.

Letture da preferire 

Genesi 1:  26-28 

E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra».

 

Salmo 127: 1-2

Canto delle ascensioni.

Beato l'uomo che teme il Signore

e cammina nelle sue vie.

Vivrai del lavoro delle tue mani,

sarai felice e godrai d'ogni bene.

Sarà benedetto chi teme il Signore.

 

Efesini 5: 21-32 

Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo. Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto.

E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola, al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. 

Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso. Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo. Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola. Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! Quindi anche voi, ciascuno da parte sua, ami la propria moglie come se stesso, e la donna sia rispettosa verso il marito.

 

Matteo 19: 3-6 

Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». Ed egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due, ma una sola carne.

Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi». 

Preghiera del sacerdote per gli sposi

Il sacerdote tiene l’omelia a partire dal testo sacro, illustrando il mistero del Matrimonio cristiano, la dignità dell’amore coniugale, la grazia del sacramento e i doveri degli sposi, tenendo tuttavia conto delle concrete situazioni degli sposi e dei presenti.

“O Dio, in un mistero così grande hai consacrato l’unione degli sposi e hai reso il patto coniugale sacramento di Cristo e della Chiesa. 

O Dio, in te, la donna e l’uomo si uniscono, e la prima comunità umana, la famiglia, riceve in dono quella benedizione che nulla poté cancellare, né il peccato originale né le acque del diluvio. Guarda ora con bontà questi tuoi figli che, uniti nel vincolo del Matrimonio, chiedono l’aiuto della tua benedizione: effondi su di loro la grazia dello Spirito Santo perché, con la forza del tuo amore diffuso nei loro cuori, rimangano fedeli al patto coniugale. In questa tua figlia N. dimori il dono dell’amore e della pace e sappia imitare le donne sante lodate dalla Scrittura. N., suo sposo, viva con lei in piena comunione, la riconosca partecipe dello stesso dono di grazia, la onori come uguale nella dignità, la ami sempre con quell’amore con il quale Cristo ha amato la sua Chiesa. 

Ti preghiamo, Signore, affinché questi tuoi figli rimangano uniti nella fede e nell’obbedienza ai tuoi comandamenti; fedeli a un solo amore, siano esemplari per integrità di vita; sostenuti dalla forza del Vangelo, diano a tutti buona testimonianza di Cristo. 

[Sia feconda la loro unione, diventino genitori saggi e forti e insieme possano vedere i figli dei loro figli]. E dopo una vita lunga e serena giungano alla beatitudine eterna del regno dei cieli. Per Cristo nostro Signore.

Amen”.