Inginocchiarsi davanti al Santissimo Sacramento è uno dei momenti salienti della nostra vita di cristiani. Tuttavia, non sempre sappiamo come procedere.
“Non è necessario parlare tanto per pregare bene. Sappiamo che il buon Dio è lì nel santo Tabernacolo. Gli apriamo il cuore e ci rallegriamo della sua presenza. È quella la preghiera migliore” , ci spiega il Santo Curato d'Ars.
Rallegrarsi alla presenza di Dio è la chiave per un'adorazione fruttuosa. Ma non è sempre facile, nella nostra vita frenetica, riuscire a trovare un momento per fermarci ed adorare semplicemente il Santissimo Sacramento.
Qui su Hozana offriamo alcune chiavi per rispondere a queste domande.
Quando veniamo ad adorare il Santissimo Sacramento, è essenziale prendere coscienza della presenza reale di Cristo nel tabernacolo. Dobbiamo fare un atto di fede, sapere che Lui è lì. A volte possiamo sentirlo palpabilmente, altre volte un po' meno, ma siamo consapevoli che Lui c'è. Ricordiamoci sempre che non siamo soli davanti al Santissimo Sacramento: Gesù è lì con noi.
Non si tratta di fare un monologo interiore, ma piuttosto di uno scambio. Quando siamo in ginocchio davanti al Santissimo Sacramento siamo lì per adorarlo, perché Dio è lì e ci ama profondamente. L’adorazione non è mai a senso unico. Ricordiamocene ogni volta che ci troviamo davanti al Signore.
In Francia, a Paray-le-Monial, è conservata una cartina geografica che indica 132 luoghi in tutto il mondo dove si sono verificati, nel corso dei secoli, dei miracoli eucaristici.
Nella stessa città si trova il più antico museo di arte sacra di Francia (Musée Eucharistique du Hiéron), che raccoglie numerosi dipinti sul tema dell'Eucaristia ed una ricca oggettistica dedicata (tabernacoli, calici, ostensori ecc….)
Secondo una tradizione documentata, la chiesa riconosce come primo miracolo eucaristico quello di Lanciano, avvenuto intorno all'anno 700, nell'omonima città. Il vino e le ostie si sarebbero mutate in carne e sangue durante una messa, celebrata nella chiesa di San Legonziano da un monaco che dubitava della presenza di Gesù nell'eucaristia.
Le reliquie del miracolo, oggi conservate nella basilica di San Francesco a Lanciano, sono state sottoposte ad un’indagine scientifica nel 1971 e nel 1981: gli esami hanno determinato che l'ostia è costituita da vera carne umana, precisamente da tessuto miocardico ed il sangue è vero sangue umano di gruppo AB.
Miracoli di questo tipo, o guarigioni attribuite al Santissimo Sacramento, si sono prodotti in tutti i paesi e diversi sono tuttora riconosciuti dalla Chiesa.
Ciò significa che nel tabernacolo, secondo il mistero della transustanziazione, Gesù è realmente presente, fisicamente presente, ed è per questo che il tabernacolo dev’essere adorato col più grande rispetto dai fedeli.
L'adorazione del Santissimo Sacramento non richiede necessariamente di pregare ad alta voce. Davanti al tabernacolo in silenzio, lasciamo il cuore parlare e lodare il Signore. Sentiamo tutto l'amore che abbiamo per Gesù ed offriamoglielo semplicemente, senza cercare altro.
Amare Cristo significa anche fidarsi di Lui. Possiamo dunque recarci in chiesa e davanti al tabernacolo, offrirgli tutte le nostre preoccupazioni e sofferenze, ricordandoci che Lui è lì presente, quindi pronto ad ascoltarci. Cerchiamo quindi di non lasciarci sommergere dalle nostre sofferenze e debolezze durante la preghiera, ma rechiamoci lì per offrire tutte queste difficoltà a Gesù, consapevoli quindi della sua presenza reale nel tabernacolo, parlandogli come ad un amico.
Su Hozana proponiamo diversi tipi di preghiera come il Rosario Eucaristico o il Rosario classico a Maria.
Maria è il nostro modello più puro. E’ stata lei la prima ad adorare Gesù. Inoltre, recitare un rosario ci permette di meditare sui misteri della vita di Cristo e di sentirci molto più vicini a Lui.
Su Hozana le possibilità sono molteplici.
Ogni preghiera è buona da recitare per adorare il Santissimo Sacramento.