Le ultime parole di Gesù sulla croce

Una volta innalzato sulla croce, Gesù pronunciò le sue ultime sette parole. Ogni parola di Cristo è parola di vita eterna e le sue ultime parole, pronunciate con grande sforzo, avvalorano maggiormente il loro carattere salvifico. Queste sette parole bibliche dovrebbero essere meditate come un ultimo testamento di Gesù. Scopri quali sono e cosa significano.


Quali sono le ultime sette parole di Cristo sulla croce?

Ecco i versetti corrispondenti alle sette parole di Gesù sulla croce:

  1. Gesù disse: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno." (Luca 23, 34).
  2. Gesù le disse: "In verità ti dico, oggi sarai con me in paradiso." (Luca 23, 43).
  3. Quando Gesù vide sua madre e il discepolo che amava in piedi accanto a lei, disse a sua madre: "Donna, ecco il tuo figlio!" Poi disse al discepolo: "Ecco la tua madre". E da quell'ora il discepolo la prese in casa sua. (Giovanni 19, 26-27).
  4. Verso l'ora nona, Gesù gridò a gran voce: "Elì, Elì, lemà sabactàni?", che significa: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?"(Matteo 27:46
  5. Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: "Ho sete". (Giovanni 19:28)
  6. E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: "Tutto è compiuto!" E, chinato il capo, spirò. (Giovanni 19, 30).
  7. Gesù, gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito". Detto questo spirò. (Luca 23, 46)


Cosa significano le ultime parole di Gesù sulla croce?

Nel 1952, il cardinale Charles Journet pubblicò Le Sette parole di Cristo sulla croce sotto forma di meditazioni. I lettori sono invitati a lasciarsi trasformare dall'infinita ricchezza di queste parole:

  • La prima parola, "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno", è una preghiera di Gesù al Padre. In essa, Egli implora misericordia per i Suoi carnefici, perorando la loro causa ancora e ancora, perché il Suo desiderio insopprimibile è che siano salvati. In questo modo, Gesù invita gli oppressi a seguire il Suo esempio, a essere misericordiosi con i loro oppressori e a pregare per la loro salvezza.
  • La seconda parola: "In verità ti dico, oggi sarai con me in paradiso." Con queste parole particolarmente toccanti, Gesù inonda di speranza la vetta del Golgota, allora sprofondata nell'orrore e nelle tenebre. In un momento in cui il male sembrava di aver vinto e la crudeltà e la sofferenza non conoscevano limiti, Gesù ci invita a guardare verso il cielo. Il paradiso è vicino e, contro ogni apparenza, la vittoria è di Gesù e la morte non avrà l'ultima parola.
  • La terza parola, "Donna, ecco il tuo figlio!" e a Giovanni: "Ecco la tua madre", è fondamentale perché con queste parole, Gesù dona Maria come madre a ogni essere umano e invita tutti a prendere Maria come madre. In questo testamento finale, Gesù dona all'umanità ciò che ha di più prezioso: la Sua Madre. In questo modo, Cristo ci mostra la via più sicura per raggiungerLo: l'obbedienza docile e umile alle raccomandazioni della Vergine.
  • La quarta parola, "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?", è un grido di disperazione che Gesù emette ed è per tutti il segno che Cristo ha raggiunto l'uomo anche nel più profondo dolore morale. Gesù ha sperimentato tutte le sofferenze umane, affinché tutti potessero incontrarLo nel cuore dei loro dolori. Il sentimento dell'abbandono del Padre è la sofferenza più crudele che Gesù sopporta durante la Sua Passione. Attraverso questo dolore, Gesù riscatta i molti peccati della disperazione. Questo grido di desolazione è una chiamata per tutti a stare al fianco di Gesù sofferente, per mostrarGli gratitudine e amore.
  • La quinta parola : "Ho sete". In mezzo a sofferenze indicibili, Gesù esprime un bisogno bruciante, la sete. Sebbene Gesù avesse davvero molta sete, visti i tormenti che aveva sopportato e stava ancora sopportando inchiodato alla croce, non era questa sete che cercava principalmente di esprimere. Gesù parlava della Sua sete insopprimibile di salvezza degli uomini e del loro amore. La salvezza e l'amore per l'uomo vanno di pari passo, perché Cristo ama così tanto l'uomo da salvarlo a costo di grandi sofferenze; in cambio, Gesù si aspetta di essere amato sopra ogni cosa.
  • La sesta parola: "Tutto è compiuto"Gesù dice queste parole per significare che tutte le profezie su di Lui contenute nelle Sacre Scritture sono ormai compiute. Con la Sua vita, e in particolare con la Sua Passione, Gesù ha compiuto completamente la volontà del Padre, avendo offerto Se stesso per la redenzione dell'umanità. Con queste parole, Gesù annuncia la Sua morte imminente, perché la Sua missione sulla Terra è compiuta.
  • La settima parola: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito". Queste ultime parole di Gesù sono il Suo ultimo consiglio all'umanità: mettere sempre il proprio spirito nelle mani del Padre. Gesù invita soprattutto i morenti a ripetere con Lui queste parole di fiducia e di abbandono per poter morire in pace e andare al Padre. Gesù insegna all'uomo a raccomandare costantemente il proprio spirito a Dio, affinché Lui solo ne sia il custode e il diavolo non abbia alcuna presa sulla sua anima.

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