Per scoprire , dobbiamo tornare al Medioevo. Per conoscere l'origine della preghiera dell'Ave Maria, dobbiamo risalire ai primi momenti della storia della Chiesa. La devozione alla Vergine si è arricchita nel corso dei secoli. Questa ricca storia può essere riassunta da alcune date importanti che ci permetteranno di comprendere meglio la preghiera del rosario.
L'origine dell' "Ave Maria"
Fin dagli albori della Chiesa: la Vergine Maria è presentata come la madre di Cristo e si prega come la madre del Salvatore.
III secolo: Le prime parole dell'Ave Maria sono ricavate dalle parole dell'Arcangelo Gabriele all'Annunciazione ed altre frasi dalla Bibbia.
IX secolo: La preghiera dell'Ave Maria si completa con l'aggiunta di altre parole che si trovano nella Bibbia. Riprendono le parole di Santa Elisabetta, cugina di Maria, durante la visitazione.
L'invenzione della preghiera mariana
XI secolo: Non tutti i monaci sapevano leggere. Quindi si doveva trovare un modo per recitare i servizi durante il giorno. I monaci sapevano che la Bibbia è composta da 150 salmi, allora sostituirono ogni salmo con un'Ave Maria. Così si recitavano 150 Ave Maria al giorno. Questo primo rosario si chiamerà quindi "Salterio di Maria".
Intorno al 1214: ricevette il rosario dalle mani della Beata Vergine. La Madonna chiese a San Domenico di insegnare ai suoi contemporanei questa preghiera, chiamata anche "il Salterio di Maria".
1460: Fratel Alain de la Roche segue le orme del santo fondatore del suo ordine religioso (San Domenico), presentando una tesi in teologia sull'importanza della preghiera dell'Ave Maria. Da quella data in poi, questo frate domenicano iniziò a viaggiare in tutta la Francia e nei paesi vicini per diffondere la preghiera del rosario.
1470: Fratel Alain de la Roche fondò la prima confraternita del rosario. Attraverso i suoi vari viaggi di predicazione, questo domenicano diffonderà la preghiera del rosario in diversi luoghi.
XV secolo: Domenico di Prussia aggiunse al rosario le clausole per aiutae i fedeli ad entrare nella contemplazione dei misteri inserendo spzsso il nome di Gesù. Successivamente, l'uso delle clausole è stato ripreso e incoraggiato da Papa San Giovanni Paolo II.
Approvazione edinsegnamento da parte della Chiesa
1479: Papa Sisto IV approvò la preghiera del rosario. Da quell'anno in poi, i papi iniziarono a scrivere diversi documenti per incoraggiare la pratice del rosario.
1572 : Papa San Pio V stabilì i 15 misteri che compongono il rosario. I misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi.
7 ottobre 1571: Vittoria a Lepanto. La cristianità fu salvata dalla minaccia dei turchi vicino alla Grecia. La flotta cattolica distrusse la flotta turca. Papa San Pio V aveva pregato a Roma per questa vittoria, recitando la preghiera mariana con le confraternite del Rosario. Da questa vittoria, il 7 ottobre è diventata la festa della Madonna del Rosario.
11 febbraio 1858: La Beata Vergine apparve a Bernadette nella grotta di Lourdes. Durante la prima apparizione, la Vergine Maria taceva, ma teneva in mano un rosario. Bernadette seguì l'esempio della Bella Signora.
1826: Pauline Jaricot creò il rosario vivente.Con questa iniziativa, la giovane desiderava restituire alle anime dei suoi contemporanei il gusto della preghiera e della fede, dopo il disastro della Rivoluzione francese. Gruppi di 15 persone si formano per recitare ciascuno una decina del rosario ogni giorno. Così, alla fine di ogni giornata, il gruppo aveva recitato il rosario intero!
1° settembre 1883: Papa Leone XIII pubblicò undici encicliche sul rosario durante il suo pontificato. La prima si intitola Supremi apostolatus. Questa enciclica parla del Santo Rosario e spiega il motivo della consacrazione dell'anno 1883 al Rosario.
8 settembre 1893: Venne pubblicata una nuova enciclica sul rosario: Laetitiae sanctae. In questo documento, Papa Leone XIII raccomandava ai cattolici la preghiera del rosario.
5 settembre 1898: Papa Leone XIII pubblicò la sua ultima enciclica sul rosario, dal titolo Diuturni Temporis. Questo testo, molto breve, ricorda l'importanza delle altre encicliche sul Rosario.
13 maggio 1917: La Vergine Maria apparve ai tre pastorelli di Fatima in Portogallo. I piccoli veggenti erano soliti recitare insieme il rosario. La Beata Vergine li ha incoraggiò a continuare, spiegando cosa sarebbe successo in futuro se avessimo trascurato la preghiera e ci fossimo allontanati da Dio.
1959: Durante il suo pontificato, parlò in diverse occasioni del potere del rosario, incoraggiando i fedeli a scoprirlo o riscoprirlo. Chiese che il rosario fosse recitato durante il periodo del Concilio tra il 1959 e il 1963. Confidò inoltre che ogni giorno recitava una decina del suo rosario per i neonati.
2 febbraio 1974: Poco dopo la fine del Concilio Vaticano II, Papa Paolo VI pubblicò un'esortazione apostolica per incoraggiare la preghiera del rosario in famiglia. Spiegò che il concilio aveva lavorato sull'origine del rosario e su tutti i benefici che ne derivano.
16 ottobre 2002: pubblicò una lettera apostolica in cui parlerà del suo amore per la preghiera del rosario: Rosarium Virginis Mariae. Il Santo Padre incoraggiò i fedeli cattolici a rivolgersi alla Vergine proprio con questa preghiera e vi aggiungerà 5 misteri, per completare le meditazioni già esistenti: i misteri luminosi.
Ottobre 2002 - Ottobre 2003: Il papa polacco approfittò anche della pubblicazione del Rosarium Virginis Mariae per proclamare l'Anno del Rosario. Egli infatti desiderava invitare tutti i fedeli a "contemplare con Maria il volto di Cristo".