I Misteri Gloriosi sono gli ultimi misteri della preghiera cattolica del Rosario e si recitano il mercoledì e la domenica. Dopo i Misteri Gaudiosi, i Misteri della Luce ed i Misteri Dolorosi, ci raccontano il Cristo risorto ed il cammino da Lui aperto tra terra e cielo.
Questi ultimi misteri del rosario celebrano la gloria di Cristo e di Maria. Per aiutarci ad approfondire questi diversi misteri, dobbiamo andare oltre i Vangeli e soffermarci sui testi sacri come gli Atti degli Apostoli o l'Apocalisse. Ci sono numerosi dipinti e vetrate nelle chiese di tutto il mondo che rappresentano questi momenti della gloria di Gesù e di Maria.
Per ognuno di questi misteri si recitano un Padre Nostro, 10 Ave Maria ed un Gloria al Padre.
Nella preghiera del Rosario, questi misteri sono tradizionalmente recitati il mercoledì e la domenica, ma possono essere pregati e meditati ogni volta che ci si sente deboli o scoraggiati.
“Ma l'angelo disse alle donne: Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto”. (Matteo 28: 5,6) Prima di cominciare a recitare il Padre Nostro che introduce la decina di Ave Maria, possiamo dire al Signore: “Ti offro, Signore Gesù, questa decina in onore della tua trionfante risurrezione e ti chiedo, attraverso questo mistero e l'intercessione della tua Santa Madre, una fede viva”.
“Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se n'andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo». (Atti degli Apostoli 1: 9-11)
“Ti offro, Signore Gesù, questo decina in onore della tua gloriosa Ascensione, e ti chiedo, per questo mistero e per l'intercessione della tua santa Madre, una salda speranza ed un grande desiderio di paradiso”
"Grazie dell'Ascensione o Gesù, scendi nella mia anima e rendila veramente celeste"
"Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi”. (Atti degli Apostoli 2; 2-4)
“Ti offro, Spirito Santo, questa decina in onore del mistero della Pentecoste e ti chiedo, attraverso questo mistero e l'intercessione di Maria, la sapienza divina di conoscere, gustare e praticare la verità e di condividerla coi fratelli."
Dalla Pentecoste in poi, gli apostoli si misero ad annunciare il Vangelo al mondo. La nostra fede non è nulla se non è rivolta agli altri, se non ci mette sulla strada verso i nostri fratelli.
“Grazie della Pentecoste, o Signore, scendi nella mia anima e rendila veramente saggia”.
“Ti offro, Signore Gesù, questa decina in onore della tua Madre Immacolata e della sua Assunzione in anima e corpo al cielo e ti chiedo attraverso la sua intercessione, una vera devozione per vivere bene e morire bene”.
“Grazie dell'Immacolata e dell'Assunzione di Maria, o Signore, scendi nella mia anima e rendila veramente devota a Maria”.
“Ti chiedo, Signore Gesù, per i misteri della tua vita, la tua morte e passione e per la tua gloria ed i meriti della tua Santa Madre, la conversione dei peccatori, la liberazione delle anime del purgatorio ed il dono della tua grazia per ben vivere e morire per raggiungerti in Paradiso ed amarti per l'eternità. Così sia”.
“Grazie per la tua Santa Madre, scendi nella mia anima e rendila perseverante”.
“Cristo glorioso, quando sul mio corpo (e ben più nel mio spirito) comincerà a vedersi l’usura degli anni, quando si abbatterà su di me, dal di fuori, o nascerà in me dal di dentro, il male che sminuisce o porta via, nell’istante doloroso in cui prenderò coscienza che sono malato o che sto diventando vecchio, in quell’ultimo momento, soprattutto, quando sentirò di sfuggire a me stesso, assolutamente passivo in mano a grandi forze sconosciute che mi hanno formato, in tutte quelle ore buie, donami, mio Dio, di comprendere che sei tu che separi dolorosamente le fibre del mio essere per penetrare fino al midollo della mia sostanza e trascinarmi in te”.
"Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio". (Giovanni 15: 26,27)
Questo legame con il cielo lo possiamo sentire ogni giorno grazie allo Spirito Santo. Avviciniamoci al Consolatore e lasciamoci guidare da Lui entrando in una comunità di preghiera allo Spirito Santo.