Il Carmelo è un ordine religioso contemplativo che comprende tre rami: i monaci carmelitani, le suore carmelitane ed i laici.
L'ordine del Carmelo nacque ufficialmente nel XIII secolo con i monaci carmelitani e nel XV secolo furono fondati i primi conventi femminili. Il terzo ordine nacque nel XV secolo e oggi si chiama ordine dei carmelitani scalzi secolari, cioè dei laici. Nel XVI secolo in Spagna, Santa Teresa d'Avila e San Giovanni della Croce furono all'origine di un rinnovamento spirituale che portò alla separazione tra i nuovi cosiddetti fratelli scalzi e coloro che continuavano a seguire la vecchia regola (i calzati).
La spiritualità del Carmelo è centrata sulla preghiera, che è un cuore a cuore con Dio, e questa vita alla presenza di Dio prosegue nell'amore fraterno quotidiano. Il Carmelo propone di camminare verso una comunione profonda e reale con Dio, diventando “amici di Gesù".
La regola del Carmelo è semplice e sobria e fu redatta intorno al 1207 dal Patriarca Sant’Alberto di Gerusalemme. Ecco la norma fondamentale: “Vivere in dipendenza da Gesù Cristo e servirlo fedelmente con cuore puro”.
I punti salienti della regola sono così riassumibili:
Un'attenzione particolare viene prestata alla battaglia personale spirituale. Il rapporto dei carmelitani e delle carmelitane con il loro direttore spirituale è considerato fondamentale per progredire nella santità.
Il Carmelo è prima di tutto una montagna, o meglio una catena di montagne lunga 25 km nello Stato di Israele. Il suo nome in aramaico significa “giardino” e nella Bibbia fu già un luogo privilegiato dell'incontro con Dio. I crociati, nell’XI secolo, vi trovarono dei religiosi di rito maronita, che si definivano eredi dei discepoli del profeta Elia e seguivano la regola di San Basilio. Questo luogo, ritenuto santo e già meta di pellegrinaggio, era considerato come l’ultima dimora del profeta Elia, che visse su queste montagne lunghi anni in eremitaggio. Un’antica tradizione racconta inoltre che la Sacra Famiglia, di ritorno dall’Egitto, sia passata per la montagna del Carmelo. Nel XII secolo vi si ritirò il nobile francese Bertoldo, giunto in Palestina con il cugino Aimerio di Limoges, patriarca di Antiochia, col progetto di riunire gli eremiti a vita cenobitica presso la “fonte di Elia” . I religiosi edificarono una chiesetta, dedicandola alla Vergine Maria e presero il nome di Fratelli di Santa Maria del Monte Carmelo.
La festa patronale dell'ordine è sempre stata una grande festa mariana. Nel XIV secolo questa venne fissata definitivamente come la festa di “Nostra Signora del Monte Carmelo”. Fin dalle sue origini, il Carmelo ha avuto un rapporto speciale con la Vergine Maria. I primi carmelitani nutrivano una tenerezza particolare per la Madre di Dio e desideravano essere chiamati “i fratelli della Vergine”. La convinzione che bisogna appartenere a Maria per arrivare a Gesù è qui ben radicata ed il Carmelo ha continuato ad approfondire nel corso dei secoli la sua vocazione mariana. La consacrazione alla Beata Vergine è fondamentale per tutti i carmelitani.
Nel 1274, San Simone Stock, priore generale del Carmelo, ricevette lo scapolare durante una visione, direttamente dalla Vergine Maria, come segno della sua protezione sull'Ordine. Essendo segno di una grazia mariana di primaria importanza, l'uso dello scapolare fu imposto a tutti i membri dell'Ordine. Si tratta di un pezzo di stoffa marrone, a l'effigie della Madonna del Carmelo, e fa parte dell'abito religioso. Si chiama abito della Vergine e simboleggia consacrazione a Maria, allo stesso modo in cui l'abito religioso significa consacrazione a Cristo. Anche i laici adottarono lo scapolare e furono poi aggregati all'ordine. La Madonna assicurò che tutti coloro che avessero indossato lo scapolare, sarebbero stati liberati dalle pene del Purgatorio, affermando: «Questo è il privilegio per te e per i tuoi: chiunque morirà rivestendolo, sarà salvo».
I monaci carmelitani sono religiosi contemplativi ed apostolici: dividono il loro tempo tra la preghiera silenziosa e la missione di annunciare il Vangelo con gli atti. In tutte le loro attività, i Carmelitani cercano di stare alla presenza di Dio.
Le Carmelitane vivono in clausura ed unione con Gesù, attraverso la preghiera, che è al centro della loro vita. Il silenzio e la solitudine permettono loro di trovare la presenza di Dio. Le suore dividono il loro tempo tra la preghiera, vita comunitaria e lavoro.
Col tempo, intorno all'Ordine del Carmelo si sono riunite varie congregazioni ed istituti religiosi, desiderosi di vivere nella spiritualità carmelitana. Anche diverse associazioni e comunità trasmettono oggi l'insegnamento dei santi del Carmelo.
Insieme formano la grande famiglia carmelitana.
Il Carmelo ha dato alla Chiesa grandi santi, che irradiano ancora oggi della loro luce spirituale. Tre di loro furono proclamati dottori della Chiesa: Santa Teresa d'Avila, San Giovanni della Croce e Santa Teresa di Gesù Bambino. Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) e Santa Elisabetta della Trinità hanno lasciato una ricca eredità spirituale. Più recentemente sono state canonizzate nuove grandi figure carmelitane: Mariam di Betlemme (Mariam Baouardy) e Raphaël Kalinowski.