Quando si raggiunge l’età adulta, nello scoutismo, c’è una proposta di progressione più personale per fare di ogni ragazza una donna impegnata nella società e una cristiana gioiosa. Su questo cammino, prima della cerimonia finale che fa della Guida una Scolta, la giovane ragazza non è sola e ha anche il suo posto da tenere al mezzo del Fuoco. Insieme, pregano la preghiera comune a tutte le sorelle Scolte. Un momento di orazione comunemente noto come “momento-luce” fa parte integrante del loro percorso. Il tempo di preghiera silenziosa è anche una bussola per ogni giorno della loro vita.
“Signore Gesù,
che hai detto “Siate Pronte”
fammi la grazia di scegliere questo comando
come mio motto e di rimanervi fedele.
Che ogni istante della mia vita mi trovi pronta per il dovere:
amando e dicendo la verità,
cercando e facendo il bene,
devota alla Chiesa, fedele alla Patria,
sempre pronta ad aiutare, sempre pronta a perdonare,
sorridendo nelle avversità,
pura di mente e di cuore.
Queste sono, o Signore, le tracce dei Tuoi passi.
Voglio seguirle attraverso tutto, senza paura e senza rimpianti,
con animo fermo e a fronte alta.
Signore, aiutami. ”
La preghiera della Scolta può essere cantata. Non bisogna dimenticare che cantare è un’altra bellissima preghiera verso Dio. Si attribuisce a Sant' Agostino questa frase: “ Cantare, vuol dire pregare due volte. ”
Il momento di orazione è un tempo di rafforzamento spirituale durante il quale la Scolta è sola con Gesù. È gradevole trovare un posto piacevole e che porta alla meditazione durante il cuore a cuore, un posto lontano dall’agitazione quotidiana. Questo quarto d’ora o mezz’ora fa crescere nella fede e mantenere l’amicizia con Cristo. In tal modo, ciascuna è chiamata a rispondere all’esortazione di Papa Wojtyla nel 2004 : “A voi, donne, il compito di essere sentinelle dell'Invisibile!” Esistono diverse maniere per arricchire questo “ momento-luce ” per esempio la lettura di un libro di meditazione, il vangelo del giorno o un canto religioso. Sta a ciascuna delle Scolte trovare ciò che le corrisponde di più. Non c’è un’unica maniera di rivolgersi a Dio nel silenzio, perché siamo tutte delle creature uniche.