Al di là o al posto della preghiera per i defunti, durante il funerale di una persona cara possono essere letti altri testi o poesie. Questo momento doloroso può essere vissuto in modo molto diverso a seconda delle persone e della fede di ognuno. Se la preghiera per il defunto è fondamentale e fonte di pace per i credenti, può essere importante offrire una visione spirituale della morte attraverso la quale tutti possano trovare conforto.
“La morte non è niente. Non conta.
Io me ne sono solo andato nella stanza accanto.
Non è successo nulla.
Tutto resta esattamente come era.
Io sono io e tu sei tu
e la vita passata che abbiamo vissuto così bene insieme è immutata, intatta.
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.
Chiamami con il vecchio nome familiare.
Parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce,
Non assumere un'aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Gioca, sorridi, pensa a me e prega per me.
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima.
Pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto.
È la stessa di prima,
C'è una continuità che non si spezza.
Cos'è questa morte se non un incidente insignificante?
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri solo perché sono fuori dalla tua vista?
Ti sto solo aspettando, per un intervallo,
da qualche parte molto vicino,
appena dietro l'angolo.
Va tutto bene.
Nulla è ferito; nulla è perduto.
Un breve momento e tutto sarà come prima.
E come rideremo dei problemi della separazione quando ci incontreremo di nuovo!”
Henry Scott Holland (1847-1918)
“Chi è amato non conosce morte,
perché l’amore è immortalità,
o meglio, è sostanza divina.
Chi ama non conosce morte,
perché l’amore fa rinascere la vita
nella divinità”.
Emily Dickinson (1830-1886)
Durante un funerale si possono leggere delle poesie oppure delle composizioni scritte da uno dei cari del defunto. Ecco due belle poesie per l'assemblea raccolta in preghiera!
“Sono in piedi sulla spiaggia.
Una barca a vela passa nella brezza del mattino e si avvia verso l'oceano.
Essa è la bellezza, è la vita.
La guardo fino a che non scompare all'orizzonte.
Qualcuno al mio fianco, dice: "Se n'è andato!"
Partito verso dove?
Partito dal mio sguardo, questo è tutto!
Il suo albero è ancora grande,
il suo scafo ha sempre la forza di portare il suo carico umano.
La sua scomparsa totale dalla mia vista è in me, non in lui.
E proprio quando qualcuno vicino a me disse: "Se n'è andato!"
ci sono altri che, vedendola all'orizzonte e venire verso di loro,
esclamano con gioia: "Eccolo!".
(poesia di William Blake)
“Addio, miei cari genitori, miei preziosi amici!
Salgo a Dio, salgo al Padre nostro,
le battaglie sono finite, esco dalla miseria
e oggi cambio la terra con il cielo.
Asciuga per fede le lacrime dai tuoi occhi,
bandisci il tuo amaro dolore dal tuo cuore.
E se mai per me il tuo amore è stato sincero,
contempla la mia felicità e sii gioioso.
Ah! Quanto è bello il mio destino! Come è degno di invidia!
Passo attraverso la morte alla dimora della vita,
e morendo perdo solo la Mortalità.
Seguimi, con voti di speranza e di zelo:
la morte ci divide per un tempo limitato,
ma Dio si unirà a noi nella gloria eterna”.
(di Laurent Drelincourt)