San Giovanni Maria Vianney, che tutti già chiamavano in vita “il santo curato d’Ars”, fu un sacerdote eccezionale. Nonostante le difficoltà accademiche, fece di tutto per seguire la chiamata pressante del Signore e diventare sacerdote. Visse la sua vocazione con incomparabile entusiasmo, non cessando mai di riportare al gregge le pecore smarrite e fece della sua parrocchia un luogo di vera vita cristiana. Pieno di fede, di spirito di penitenza e di preghiera, egli stesso disse: “Ho ottenuto dal buon Dio tutto ciò che desideravo, per me e per gli altri”. Tutta la sua vita fu piena di eventi miracolosi, guarigioni e conversioni sorprendenti. Alla sua morte, le grazie continueranno a piovere su tutti coloro che si avvicinavano al suo corpo o lo pregavano con insistenza.
Un giorno, una donna arrivò ad Ars con il figlio paralizzato. Aspetto davanti alla chiesa, ma appena il prete la vide la chiamò e la donna si confessò, dimenticandosi di parlare di suo figlio. Assistette alla messa con il bambino e poi lo presentò a padre Vianney, perché lo benedicesse. Il sacerdote esclamò: “mettetelo a terra” e mandò la donna a pregare Santa Filomena, per ottenere il miracolo. Anche il piccolo pregò per un'ora, poi si alzò ed iniziò a correre scalzo. Vedendo la pioggia, chiese degli zoccoli per poter andare a giocare fuori con gli altri bambini.
Un'altra volta, dei genitori accompagnarono il loro bambino malato dal Curato d'Ars. La madre si confessò e ricevette la comunione ma il padre, arrabbiato con il Signore, non volle confessarsi ed aspettava solo che il figlio guarisse. Padre Vianney lo convinse a confessarsi. L'uomo inizialmente era molto chiuso ma, a poco a poco, si lasciò travolgere dalle parole del sacerdote ed aprì il suo cuore. Quando la coppia lasciò Ars, il figlio era completamente guarito.
Il santo sacerdote aveva fondato ad Ars, La Provvidenza, un orfanotrofio che accoglieva una sessantina di bambine. Un giorno, non essendoci più farina, la fornaia, preoccupata, andò a parlare con Padre Vianney, che la rassicurò: “ Prega e prepara il tuo pane”. La donna iniziò ad impastare la poca farina e noto che l’impasto aveva lievitato a tal punto che poté preparare tutto il pane necessario per nutrire tutto l'orfelinato. Il sacerdote disse con semplicità solo questo: “Dio è molto buono”.
Un'altra volta, la riserva di grano finì, allora il sacerdote raccolse in un mucchio gli ultimi chicchi del granaio e li pose in soffitta, sotto una reliquia di San Giovanni Francesco Regis, da lui particolarmente venerato. Si ritirò in preghiera ed aspetto. Dopo un po' venne chiamato per constatare il miracolo: la soffitta era piena fino all'orlo di grano fresco!
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