Il primo dipinto che rappresenta la visione che suor Faustina Kowalska ebbe di Gesù, fu realizzato nella città di Vilnius nel 1934 dal pittore Eugenio Kazimirowski. L'immagine rappresenta Gesù, come apparve alla santa suora polacca.
Il 22 febbraio 1931 Gesù apparve a Suor Faustina e le chiese di far dipingere un suo quadro. Ma la giovane suora non venne ascoltata dai suoi superiori, fin quando non incontrò padre Michel Sopocko a Vilnius (Lituania). Suor Faustina era stata mandata lì come giardiniera, presso le Suore della Visitazione, nel 1933.
Fu questo sacerdote, cappellano del convento e confessore di Suor Faustina, a trovare il pittore per realizzare il dipinto.
Eugenio Kazimirowski, vicino di casa di padre Sopocko, era uno studente e giovane pittore polacco. Santa Faustina lo incontrò per la prima volta il 2 gennaio 1934, giorno della festa del Santissimo Nome di Gesù e per circa sei mesi si recherà ogni settimana dal pittore per dargli istruzioni e correzioni riguardanti la realizzazione del dipinto.
Era la sera del 22 febbraio del 1931…
"La sera, stando nella mia cella - scrive suor Faustina - vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire mentre l'altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l'uno e l'altro pallido (...) Dopo un istante, Gesù mi disse, “Dipingi un'immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù confido in Te”.
Tre anni dopo a Vilnius, Gesù spiegò a suor Faustina il significato dei raggi: "I due raggi rappresentano il Sangue e l'Acqua". Si tratta quindi di una simbologia estremamente profonda, che Gesù desiderava fosse completamente rispettata nel quadro.
In basso nel dipinto doveva apparire la scritta: "Gesù, confido in Te".
Continua suor Faustina : "Gesù mi ricordò (...) che queste tre parole dovevano essere messe in evidenza".
Gesù ha definito un altro particolare di questo quadro, ha detto infatti: "Il Mio sguardo in questa immagine è tale e quale al Mio sguardo in croce" (Diario, 326). La questione dello sguardo non è dunque senza importanza, se lo stesso Gesù mette l'accento su di essa, dando un significato a questo particolare.
Nel Diario invece troviamo ancora dei dettagli: "La mano destra è alzata per benedire" e la mano sinistra presenta il suo cuore aperto, da cui nascono due raggi di luce. “Questi due raggi indicano il sangue e l'acqua: il raggio bianco rappresenta l'acqua, che purifica le anime; il raggio rosso rappresenta il sangue, che è la vita delle anime. Questi due raggi sgorgarono dal profondo della mia misericordia, mentre il mio Cuore, agonizzante sulla Croce, veniva trafitto dalla lancia. (…) Felice è chi vive alla loro ombra” (Diario, 299).
Il dipinto venne esposto per la prima volta alla venerazione pubblica, grazie al beato Michal Sopocko, dal 26 al 28 aprile 1935, nella cappella di Nostra Signora della Misericordia ed in presenza di Suor Faustina.
Una serie di “casualità” hanno fatto sì che l’opera restasse intatta, nonostante i continui trasferimenti e che dopo decenni tornasse nella “sua” Vilnius.
Dopo 11 anni passati nella chiesa di San Michele a Vilnius, la tela fu trasferita segretamente in Bielorussia da due donne molto devote all’immagine. Dal 1956 al 1986 sarà esposto nella chiesa del Santo Spirito a Nowa Ruda in Bielorussia, per poi ritornare a Vilnius edessere esposto nella chiesa chiamata Porta dell’Aurora, come Gesù aveva chiesto fin dall’inizio.
Gli studi effettuati successivamente sulla tela, riveleranno una misteriosa anomalia. Quando si confronta il lino della Sindone con il quadro di Gesù, richiesto da Suor Faustina, le due immagini sembrano coincidere. Sono perfettamente sovrapponibili come il positivo e il negativo di una stessa fotografia per altezza e dimensioni del viso e del corpo di Gesù.
Nel suo Diario Suor Faustina riporta queste promesse di Cristo:
“Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella e poi nel mondo intero:
-prometto che l’anima che venererà quest'immagine non perirà
-prometto pure già in questa terra ma in particolare nell’ora della morte, la vittoria sui nemici. Io stesso la difenderò come mia propria gloria”. (Diario, 47-48)
Gesù disse inoltre: “quanto sarà grande il numero delle anime che troveranno la salvezza attraverso quest’opera”. (Diario, 1299-1300)
Il secondo dipinto di Gesù Misericordioso è ormai famoso in tutto il mondo. È stato realizzato nel 1943 a Cracovia-Lagiewniki dal pittore Adolf Hyla, come ex voto per offrirlo alle suore della Madonna della Misericordia. Hyla voleva ringraziare Gesù d’aver risparmiato la sua famiglia durante la seconda guerra mondiale.
Il dipinto venne collocato nella chiesa del Sacro Cuore a Wroclaw, si trova oggi nella cappella delle Suore di Nostra Signora della Misericordia a Cracovia, dove si venerano anche le reliquie di Santa Faustina.
Vi sono ancora altri dipinti di Gesù misericordioso, tutti realizzati sul modello del primo dipinto.
Il dipinto di Gesù Misericordioso è uno dei doni di Gesù a Santa Faustina, per entrare nella sua misericordia e riceverne le grazie. Gesù le trasmise inolte delle preghiere particolari, come il Rosario alla Divina Misericordia, la Novena alla Divina Misericordia, l'Ora della Divina Misericordia e la Festa della Misericordia, fissata da Papa Giovanni Paolo II nella domenica dopo la Pasqua, che permette di ottenere l’indulgenza plenaria secondo certe condizioni.