Padre Pio è noto per la sua vita, segnata da un intenso rapporto con il Cielo, fin dall'infanzia. La sua esperienza di relazione con gli angeli, ed in particolare con il suo angelo custode, è molto istruttiva.
Padre Pio ci offre la sua esperienza, per aiutarci spiritualmente. Egli è un aiuto per tutti personalmente, ma anche per la società tutta intera, che oggi ha bisogno di un intervento misericordioso della Provvidenza. (Vedi anche Padre Pio oggi)
Fin dall'età di cinque anni, Padre Pio vide il suo angelo custode e gli parlò. Da quel momento in poi, tra loro si instaurò un intimo rapporto di amicizia. In una lettera al suo superiore, Padre Pio racconta: “Di notte chiudevo gli occhi, vedevo scendere il velo e aprirsi il paradiso davanti a me e, consolato da questa visione, mi addormentavo in perfetta tranquillità. Aspettavo che il mio angelo venisse a svegliarmi, per recitare insieme le preghiere del mattino”.
Fin da ragazzo, egli non chiudeva mai la porta di casa quando usciva e diceva: “l’angioletto custodisce la mia casa”.
Un giorno Padre Pio ebbe una visione: un uomo, di rara bellezza, splendente come il sole, lo condusse per mano in una campagna immensa dove gli indicò un personaggio di sproporzionata grandezza, che era a capo di una moltitudine di orribili uomini, vestiti di scuro. L'uomo gli disse: “Dovrai combattere con lui”. Chiedendosi come avrebbe potuto affrontare un gigante del genere, il meraviglioso uomo gli assicurò: “Sarò sempre al tuo fianco, ti aiuterò sempre per far sì che tu riesca sempre a fermarlo”. Padre Pio capi che l’uomo della visione era Gesù ed il gigante era Satana....
Questa visione profetica lo rassicurò per tutta la vita e lo incoraggiò durante le violente battaglie, anche fisiche, contro il demonio.
Tra i tanti aiuti concreti che il padre ricevette dal suo angelo custode ci fu la traduzione di migliaia di lettere, provenienti da tutto il mondo ed in tutte le lingue, Padre Pio spiegò: “il mio compagno mi traduce tutto”.
Padre Pio incoraggiava tutte le anime che incontrava ad entrare in questo rapporto di profonda amicizia con l'angelo custode. Spiegava che il nostro angelo custode è lì, solo per noi: “Invoca il tuo angelo custode, perché ti illuminerà e ti guiderà nel tuo cammino verso Dio. Usa il tuo angelo custode, sarebbe una grave omissione non chiedergli soccorso ed una grande ingiustizia dimenticarlo”.
In una lettera ad una sua figlia spirituale, Annita, Padre Pio diede numerosi consigli riguardo al rapporto con l'angelo custode: “Abbi grande devozione, Annita, verso questo angelo così buono e così benevolo. Che consolazione sapere che accanto a noi c'è uno spirito che, dalla culla alla tomba, non ci abbandona un istante, nemmeno quando osiamo peccare! Questo spirito celeste ci guida, ci protegge come un amico, come un fratello. Ma è altrettanto consolante sapere che questo angelo prega incessantemente per noi, che offre a Dio tutte le opere buone che compiamo, i nostri pensieri e i nostri desideri quando sono puri.
Per amore di Dio, non dimenticate mai questo compagno invisibile, sempre pronto ad ascoltare e consolare. O deliziosa intimità! O deliziosa compagnia! Se solo potessimo capirlo! Tenetelo sempre davanti agli occhi dello spirito. Ricordatevi spesso la presenza di questo angelo, ringraziatelo, pregatelo, fategli sempre buona compagnia. Apritevi a lui e confidategli la vostra sofferenza. Abbiate costantemente paura di offendere la purezza del suo sguardo. Sappiate e fissatelo bene nella vostra mente: egli è così delicato, così sensibile. Rivolgetevi a Lui nelle ore di suprema angoscia e sperimenterete il suo benefico aiuto. Non dite mai che siete soli nel sostenere la lotta contro i vostri nemici. Non dite mai che non avete nessuno con cui aprirvi e con cui confidarvi. Sarebbe un grave danno che fareste a questo messaggero celeste” .
Padre Pio recitava ogni giorno questa preghiera al suo angelo custode; ci invita a fare lo stesso.