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Contemplazione: quarta tappa della lectio divina

Contemplazione: quarta tappa della lectio divina

La fase finale della lectio divina è la contemplazione. Dopo aver letto e meditato la Parola divina e dopo aver pregato in risposta al messaggio ricevuto, siamo invitati ad entrare in comunione con Dio. Passo dopo passo ci siamo avvicinati a Lui e così possiamo contemplarlo meglio nel silenzio del nostro cuore.

Cos'è la contemplazione?

“La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali. E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre”. (Colossesi 3: 16-17)

La fase contemplativa è il completamento del percorso iniziato con la lettura di un brano della Bibbia. Abbiamo ascoltato il Signore, gli abbiamo risposto e questo scambio ci ha portato alla presenza del nostro Creatore. 

Quest'ultima fase è quindi un'elevazione della nostra anima verso ciò a cui essa tende. Avendo reso i nostri desideri conformi a quelli di Dio, siamo interamente suoi e possiamo entrare in adorazione.

 

Abbandoniamoci a Dio

Ancor più che nelle fasi precedenti, la contemplazione si astrae da ogni regola. I passi precedenti ci aiutano a preparare il nostro cuore ad avere una sola volontà: la volontà di Dio. Dobbiamo dimenticare noi stessi, stare nel silenzio interiore per accogliere il Signore e la sua volontà. Se troviamo difficile questa ultima fase di abbandono, possiamo fissare la nostra mente su un versetto, un'immagine sacra, la fiamma di una candela per concentrarci.

Accogliamo Dio

Anche se siamo pronti ad accogliere la presenza amorevole di Dio dentro di noi, non sempre riusciamo a sentire gioia, pace e amore nel nostro cuore… spesso ci potrebbe sembrare di non provare nulla. Ma questo non deve essere motivo di scoraggiamento. Se la cosa fosse automatica, la nostra preghiera non sarebbe più un omaggio al Signore.

Anche in questi momenti, rimaniamo con il cuore aperto, invitando il Padre e il Figlio a stabilirvi la loro casa, perché possiamo continuare a crescere come cristiani nell'umiltà, nella pazienza e nella fede.