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10 versetti biblici per uscire dalla depressione

10 versetti biblici per uscire dalla depressione

Sentire di voler rinunciare, gettare la spugna, dirci che non ce la faremo: tanti pensieri ci fanno deprimere. Quando attraversiamo le difficoltà e ci lasciamo sopraffare da tempi bui, ci ritroviamo presto scoraggiati. Di fronte a questa sensazione di stanchezza, possiamo e dobbiamo reagire. Ci chiediamo dove possiamo trovare la forza per ricominciare da capo… "ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi”. (Isaia 40:31) Questo è il segreto per uscire dallo sconforto e poter sorridere di nuovo alla vita. Le parole della Bibbia sono davvero fortificanti, capaci di sollevare il nostro spirito in modo che possiamo continuare a dare il meglio di noi stessi. Ecco quindi 10 passi e versetti biblici che ci aiutano a combattere la depressione.

 

10 parole di incoraggiamento della Bibbia per superare la depressione

È possibile rialzarsi

"Perché se il giusto cade sette volte, egli si rialza, ma gli empi soccombono nella sventura." (Proverbi 24:16)

Finché c’è vita, c’è speranza

“Certo, finché si resta uniti alla società dei viventi c'è speranza: meglio un cane vivo che un leone morto." (Ecclesiaste 9, 4)

Coraggio, un futuro luminoso ti sta aspettando

“Io, infatti, conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo - dice il Signore - progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza”. (Geremia 29:11)

Dio aiuta chi ha il cuore spezzato

"Gridano e il Signore li ascolta,li salva da tutte le loro angosce. Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito, egli salva gli spiriti affranti. Molte sono le sventure del giusto, ma lo libera da tutte il Signore”. (Salmo 33:18-20)

Gesù è venuto a salvarci

"Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.  Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui." (Giovanni 3:16-17)

Gesù simpatizza con le nostre debolezze

"Infatti, non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno." (Ebrei 4:15-16)

Gesù dà riposo

"Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero" (Matteo 11:28-30)

Non preoccuparti, Dio ti sta facendo un capolavoro

"E il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo, egli stesso vi ristabilirà, dopo una breve sofferenza vi confermerà e vi renderà forti e saldi.” (1 Pietro 5:10)

Non sentirti in colpa, Gesù ti ha scelto nonostante le tue debolezze

"Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.” (Giovanni 15: 16)

Per trovare il coraggio, guarda il modello perfetto

"Tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l'ignominia, e si è assiso alla destra del trono di Dio. Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d'animo." (Ebrei 12:2-3) 

Con la preghiera, troviamo la via della gioia interiore su Hozana

Paolo, nella lettera ai Galati, ci dice: "il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza (...)". Dio vuole che siamo felici, ma non di una felicità superficiale, ma di una gioia profonda che è più forte delle prove a cui la vita ci sottopone. Questa gioia non può venire da noi stessi, ma da Lui. È pregando, abbandonandoci a Lui che possiamo aprire il nostro cuore a questa autentica gioia.