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I miracoli di Sant'Antonio da Padova

I miracoli di Sant'Antonio da Padova

Sant'Antonio da Padova (1195-1231), monaco francescano, compì molteplici miracoli, tanto  da essere chiamato “il taumaturgo”. Alla sua morte, la sua santità era così evidente, ed i miracoli sulla sua tomba così numerosi, che fu proclamato santo meno di un anno dopo. Durante la cerimonia di canonizzazione avvennero più di 50 miracoli. Le prime biografie del santo riportano tutti questi fatti eccezionali. Anche oggi la sua  potente intercessione ci permette di ottenere tante grazie.

Quali sono i miracoli di Sant'Antonio da Padova?

Il numero 13 è associato a Sant'Antonio da Padova perché egli morì il 13 giugno. Per questo il numero tredici è diventato simbolico: i tredici giorni di preghiera in preparazione alla sua festa si chiamano “Tredicina” e si dice anche che Sant'Antonio possa compiere 13 miracoli in un giorno. La basilica di Sant'Antonio da Padova è decorata con affreschi e bassorilievi, che rappresentano i miracoli di questo santo straordinario: 

  • Il miracolo eucaristico della mula: un eretico un giorno mette alla prova Antonio chiedendogli di provare con un miracolo la reale presenza di Gesù nell'ostia. Gli viene portata una mula affamata, presentandole da una parte del foraggio e dall'altra il Santissimo Sacramento. Alla domanda di Sant’Antonio, l'animale si inginocchia davanti all'ostia consacrata e l'eretico si converte immediatamente. 
  • Il neonato che parla: una donna ha appena partorito e suo marito si rifiuta di prendere in braccio il neonato, credendolo frutto di un adulterio. La coppia si reca quindi da Sant’Antonio. Il santo si rivolge direttamente al neonato, chiedendogli di esprimere chiaramente chi è il suo vero padre. Il neonato, incapace di muovere le mani poiché avvolto in fasce, fissa il padre e dice chiaramente: “Ecco mio padre!"
  • La resurrezione del piccolo Tommaso: un giorno, una mamma esce di casa, lasciando suo figlio Tommasino da solo a giocare. Al suo ritorno trova il bambino morto, annegato in una vasca piena d'acqua. Disperata, chiama subito frate Antonio, promettendo di offrire tanto pane quanto il peso del bambino se questi tornerà in vita. Il monaco resuscita il piccolo e la madre mantiene la promessa. La tradizione di chiedere la guarigione di un bambino promettendo di offrire il suo peso in pane continua ancora oggi. 
  • Il piede riattaccato: un giovane, confessandosi a Sant'Antonio, ammette di aver preso a calci violentemente la madre. Il santo gli dice severamente: “il piede che colpisce la madre o il padre merita di essere tagliato subito”. Tornando a casa, sopraffatto dal rimorso, l'uomo si taglia il piede. Sant'Antonio, sentendo la notizia, corre a casa del giovane e, pregando profondamente, rimette il piede al suo posto. Il giovane si alza perfettamente guarito e loda Dio, danzando di gioia. 
  • Il cuore dell'avaro: un uomo molto ricco è appena morto e tutti i suoi parenti sono riuniti per il suo funerale. Anche Sant’Antonio era presente. All'improvviso dice: "Questo morto non deve essere sepolto in un luogo benedetto, perché il suo corpo è senza cuore". Tutti rimangono sorpresi e viene chiamato un medico per controllare che, aprendo il petto del morto, scopre che il cuore non c'è. Il cuore viene ritrovato poco dopo nella cassaforte dove il ricco custodiva la sua fortuna. 
  • La predica ai pesci: un giorno, mentre frate Antonio predica a Rimini, la gente non ascolta nulla della predica e non sembra nemmeno vedere il monaco. Antonio allora va a riva e grida al pesce: "Poiché gli uomini non vogliono ascoltare la parola di Dio, io ve la annuncerò". I pesci, a centinaia, sollevano la testa dall'acqua, si muovono e si dimenano per mostrare la loro gioia nell'ascoltare le parole di lode.
  • La sorgente miracolosa: i religiosi pregano il padre francescano di trovare loro l'acqua vicino al loro monastero. Appena Antonio inizia a pregare, l'acqua limpida e abbondante comincia a sgorgare ai suoi piedi. Quest’acqua, inoltre, sembra curare i malati. Tutti vengono ad attingere quest'acqua miracolosa e avvengono molte guarigioni. 
  • La visione di Gesù Bambino

Poco prima di morire Antonio si ritira in preghiera a Camposampiero, nel luogo che il conte Tiso, aveva affidato ai francescani, vicino al suo castello.

Camminando nel bosco, Antonio nota un bellissimo noce e gli viene l’idea di farsi costruire tra i rami una cella. Tiso gliela prepara. Il Santo passa lì le sue giornate in contemplazione, tornando in convento solo di notte.

Un giorno, il conte Tiso va a trovare Antonio al noce e da lontano, vede una luce intensa. Temendo si tratti di un incendio, spinge velocemente la porta e resta immobile davanti alla scena prodigiosa: Antonio stringe fra le braccia Gesù Bambino. Il Santo lo prega di non parlare a nessuno di ciò che aveva visto. Solo dopo la morte di Antonio, Tiso racconterà l’evento.

 

Altri santi compirono straordinari miracoli durante la loro vita. 

Scopri la vita straordinaria di  San Padre Pio  e  di San Charbel, nonché i  miracoli di Santa Teresina di Lisieux e  quelli del santo curato d'Ars .

Preghiere a Sant'Antonio

Da secoli molti cristiani si recano a venerare la tomba di Sant'Antonio a Padova per chiedere grazie e ottenere guarigioni miracolose. Ed anche se non tutti hanno la possibilità di recarsi a Padova, tutti possono comunque  pregare il santo taumaturgo da casa.
 Su Hozana, trova tutte le preghiere a Sant'Antonio di Padova

La preghiera miracolosa a Sant'Antonio di Padova

Ammirabile sant’Antonio, glorioso per fama di miracoli e per predilezione di Gesù, venuto in sembianze di bambino a riposare tra le tue braccia, ottienimi dalla sua bontà la grazie che desidero ardentemente nell’interno del mio cuore. Tu, così pietoso verso i miseri peccatori, non badare ai miei demeriti, ma alla gloria di Dio, che sarà ancora una volta esaltata da te, ed alla mia salvezza eterna, non disgiunta dalla richiesta che ora sollecito vivamente.

(Si dica la grazia che si ha nel cuore)

Della mia gratitudine, ti sia pegno la mia carità verso i bisognosi con i quali, per grazia di Gesù redentore e per la tua intercessione, mi sia dato entrare nel regno dei cieli.

Amen.

Tredici a Sant'Antonio di Padova

Sant'Antonio morì il 13 giugno 1231, quindi abbiamo preso l'abitudine di pregarlo per un periodo di  tredici giorni (tredicina a Sant'Antonio da Padova) o tredici settimane (i tredici martedì a Sant'Antonio da Padova). La devozione del martedì a Sant'Antonio è legata al giorno dei suoi funerali, che furono celebrati un martedì. 

Altre preghiere a Sant'Antonio

Nel corso del tempo, a Sant'Antonio fu affidata una missione particolare: quella di ritrovare gli oggetti smarriti. Per estensione, a lui venne affidata anche la responsabilità di  ritrovare le persone perdute e di aiutare tutti coloro che cercano di ritrovare l'amore! Per ricevere aiuto da Sant'Antonio per queste intenzioni, ecco la preghiera per ritrovare un oggetto smarrito e la preghiera per ritrovare l'anima gemella. E, per tutti coloro che sono stati ascoltati, un bel modo per ringraziare sant'Antonio è quello di recitare le sue litanie.

Association Hozana - 8 rue du Palais de Justice, 69005 Lyon

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